E poi, improvvisamente, tutto si bloccò. E con il lockdown perdemmo gran parte dei nostri strumenti e il nostro ruolo.
Per prima cosa perdemmo la terza dimensione: quella dei “terzi luoghi”, ossia gli spazi pubblici e privati che non sono né lavoro né casa. Co-stretti nelle nostre case abbiamo imparato a stare bene in due dimensioni: l’altezza e la larghezza degli schermi.
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