Fa un certo effetto sentire la figlia di Kubrick chiamare suo padre “Stanley” per tutta la serata. Forse è un modo per relazionarsi meglio con gli spettatori, o forse continua a seguire la regola di non chiamarlo “daddy” in pubblico, in segno di un’affettuosa obbedienza verso quel papà che le diceva: «trova qualcosa che ami e falla davvero bene».
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