Che strane creature erano quelle lucertole! Non mostravano alcun segno di dolore. Appena la coda era recisa ed il ramo si sollevava dal loro corpo, sgambettavano via rapidissime ricamando filigrane nella terra secca.
Natale
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Pian piano ecco memorie d’infanzia che, come d’incanto, magicamente si materializzano davanti agli occhi, erano nascoste in qualche angolo della mente, indelebili figure e ricordi del tempo che fu, che il Natale risveglia dall’oblio.
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Urban Politics
Don Virginio Colmegna e il Natale degli sguardi: «La speranza, oggi, deve essere ostinatamente coraggiosa»
«Nonostante il periodo travolto e dominato dalle tante paure, dalle difficoltà e dai messaggi di morte, di chiusura e di frammentazione, la narrazione di un bambino che nasce è sempre un messaggio di speranza, di rinascita. È un richiamo forte per quella che chiamo energia spirituale, sempre più profonda. È stato un Natale di sguardi, di commozione e di sogni. Papa Francesco richiama molto spesso il tema del sogno. Che è il pezzo dell’utopia che trattiene la speranza».
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In giro per il centro storico a caccia di sensazioni e ricordi del Natale di una volta, tra zampogne e dolci profumi.
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FilmTV
Natale in Casa Cupiello: Tony Laudadio racconta il rapporto di “carne viva” con Eduardo e l’insegnamento dei bambini
“Da spettatore vado sempre a cercarmi certe finezze, certi passaggi più misteriosi del testo. La relazione che si crea tra Pasqualino e suo nipote Tommasino è quella che mi affascina di più, perché è una dinamica di crudeltà e allo stesso tempo di affetto, come la maggior parte dei rapporti familiari.” L’intervista a Tony Laudadio
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Una storia emozionante per il nostro Natale, che ci parla di uno degli angoli più suggestivi di Foggia.
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Non sarà ozioso ribadire, nel Paese dei like ad Agata di Mondello, che le misure e le precauzioni suggerite o imposte non sono del tutto inutili: una malattia contagiosa festeggia alla grande in stadi colmi e veglioni affollati. Ma nessuno è in grado di stimare in che percentuale questi palliativi abbiano inciso, anche se la mappa mondiale del contagio permette di escludere che si sia trattato di un peso decisivo.
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Mai come in questo momento, recuperare la centralità dei rapporti umani, la socialità sembra di vitale importanza ed è quello che ha cercato di attuare l’artista in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi presieduta da Arturo Galansino
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La sua bottega da sempre un riferimento per tutti gli appassionati e neofiti. Autodidatta, guidato da un istinto votivo, L. realizza, disegna e personalizza pregiate ed uniche minuterie così come grandi allestimenti. “Sono un artigiano, mosso da un sentimento, quello della fede. Altrimenti non si potrebbero fare queste cose.”
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Si preparavano i dolci tipici degli altri paesi del Gargano (crustle, cav’ciune, struffle), ma la specialità peschiciana erano le “pettole”. Le massaie erano abilissime nello stendere la massa lievitata di questo dolce, al massimo. Queste frittelle raggiungevano lunghezze considerevoli , e Saverio La Sorsa in “Usi, Tradizioni e costumi del popolo pugliese” ce lo documenta:” A Peschici le donne fanno pettole lungo mezzo braccio”.
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