Annalisa Monfreda racconta il rapporto con le sue due figlie, quello con le nuove generazioni, molto più attente alle accortezze di chi oggi scrive “bambine e bambini” piuttosto che usare il sostantivo plurale maschile comprendendo entrambi. Si parla anche di parole che sono nate da poco, perché finalmente le donne sono diventate sindache, architette, ministre
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