La guerra convinse definitivamente Oriana da che parte stare e dalla fine del 1943 fino alla liberazione di Firenze, nell’agosto 1944, collaborò con Giustizia e Libertà. Partecipò attivamente alla Resistenza e la sua ex professoressa di filosofia, Margherita Fasolo, che ora combatteva con i partigiani, le affibbiò un singolare nome di battaglia: Emilia come la sposa del protagonista dell’omonimo conte philosophique di Rousseau.
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