La commedia, divertentissima e dal sapore pirandelliano- Peppino De Filippo amava confrontarsi con i grandi drammaturghi- non ha bisogno di suscitare il riso ricorrendo alla volgarità. I tre atti si svolgono nella Napoli degli anni ’80, anche se l’autore, scrivendoli nel ’42, aveva spostato la scena di un decennio: non devono stupirci, quindi, la presenza sul palco di una macchina da scrivere e le diverse invocazioni a Maradona
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