Il personaggio della periferie romane si siede così alla tavola degli interpreti: là, negli scenari delle borgate, Pasolini ritrova l’espressione simbolica della società italiana a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, colta nell’isterica assimilazione della civiltà contadina dalla nuova borghesia consumistica. E il cuneo di Roma formato dalle consolari Tiburtina e Tuscolana e dall’arco di viale Togliatti, è la perfetta manifestazione di queste polarità inconciliabili.
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