Ci troviamo davanti ad un progetto di scrittura sinestetica, in cui si fondono varie dimensioni, quella letteraria, uditiva e visiva. Un libro a tratti crudo, in cui però l’autrice, attraverso una prosa limpida e grazie all’ausilio di un soggetto quasi cinematografico, ci offre un’istantanea una fotografia fuori fuoco dei giorni attuali, costituita da carenza di relazioni, quelle vere.
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