In un clima di caccia alle streghe durante la prima guerra mondiale i frati, denunciati per il possesso di un potente proiettore con cui avrebbero potuto effettuare segnalazioni notturne alle navi nemiche al largo della costa pugliese, furono arrestati e processati nell’estate del 1915 e quindi assolti dal Tribunale Militare di Guerra di Bari il 26 luglio dello stesso anno.
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