Per rivedersi, i due fratelli si diedero appuntamento a mezzogiorno, all’entrata del Louvre. Da quel giorno non ci fu bisogno di scriversi lettere piene di speranza per il futuro, lettere in cui Vincent scriveva minuziosamente ogni sua scelta visiva (“uso non uno, ma 27 neri”) e di delusione: Theo non riusciva infatti a vendere i quadri del fratello
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