Cammina, nuota e vola. Polifago, zoofago. Non sono le parolacce che gli si vorrebbe inventare e dedicare in esclusiva. Praticamente un killer, pesci, girini, antropodi, lumache, mangia di tutto. Non riesce a farlo con i cani bassotti però, vedrete! L’aggettivo a lui correlato che dovrebbe spaventare di più è alloctono.
WWF
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Nonostante la pandemia, il lockdown e le paure ad essi annesse, il 2020 è stata un’annata importante per Urban Nature. È infatti cresciuto il numero degli “Amici di Urban Nature”, con decine di realtà locali
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Urban Politics
Wwf Italia, addio Onlus, ora è un Ets. Parlano Direttore generale, Presidente, direttore scientifico e delegato Puglia
Un altro cambiamento storico per la più importante realtà ambientalistica italiana, inserita attivamente nello scenario internazionale. Sabato 26 settembre, al Bioparco di Roma, nella sala dei Lecci e quella degli Elefanti, non si imbucavano solo schede nelle urne per cambiare sigle, ma l’aggiornamento dello statuto, tra i tanti altri cavilli, proponeva anche la rinuncia dell’assemblea ad intervenire nelle decisioni del Consiglio.
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Turismo
Cosa fa Mario Bolivar se gli annullano tutti gli eventi in programma? Prende la bicicletta e pedala da Leuca a Lesina
“Alle brutture bisogna rispondere con entusiasmo!”, afferma Mario Bolivar e quindi giù a stilare il percorso che lo porterà in due ruote da Leuca a Lesina, che zigzagando tra un paese ed un’area naturale non sarà più breve di quattrocento chilometri.
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Agrifood
2020, anno della Biodiversità. Oltre la devastazione dell’uomo e i virus
by redazioneby redazioneSecondo Eva Alessi, responsabile consumi sostenibili wwf Italia, ogni minuto nel mediterraneo finiscono 33 mila bottiglie. Circa cento milioni di tonnellate ed un terzo del totale dei rifiuti plastici prodotti, finiscono ogni anno in natura, contaminando persino i luoghi più remoti del pianeta. Almeno 700 sono le specie animali vittime della plastica in mare. Di questo passo – continua – nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesce
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I dati diffusi durante l’assemblea sono molto più che preoccupanti. Oltre alla ormai ben nota dozzina di anni rimanenti per cambiare rotta prima che l’influenza negativa impressa diventi irrevocabile, in meno di un secolo, il quaranta per cento dei mammiferi selvatici è scomparso, la questione degli impollinatori è sull’orlo del collasso,