Il gemellaggio Peschici-Russia nel nome di Sant’Elia, Davide Tavaglione: «Ospiteremo i viaggiatori russi per la festa del profeta»

by Antonella Soccio

Nell’anno nero pandemico del turismo internazionale anche la fede itinerante, in cerca di spiritualità tra conventi, località sacre e feste popolari con santi patroni, ha dovuto interrompersi, per ritirarsi nella solitudine della propria religiosità casalinga. Secondo il Rapporto 2021 di Ospitalità Religiosa solo la rete delle strutture di accoglienza legate alla Cei ha perso già 22mila posti letto, pari al 10% di quelli finora destinati all’ospitalità spirituale e turistica. I luoghi più colpiti sono stati Assisi, la capitale, San Giovanni Rotondo.

Eppure c’è una frontiera del grand tour “santo” ancora poco battuta nel Bel Paese, ossia quella che associa al sacro della devozione e delle sante messe di suffragio il profano della balneabilità.

In questo innovativo segmento sta tentando di incunearsi a Peschici Davide Tavaglione, che ha inserito la perla del Gargano nella rete dell’Associazione Puglia-Russia, con un progetto a lungo termine. Tutto nel nome di Sant’Elia, patrono di Peschici, profeta, taumaturgo, le cui gesta sono narrate nel Libro dei Re della Bibbia e la cui grande festa cade il 20 luglio con una tradizione secolare sul Gargano, legata alla terra dei contadini, al mare e al Mediterraneo d’Oriente.

“Sant’Elia, dopo San Nicola, è il secondo santo più venerato in Russia. Stiamo cercando nell’interland di Mosca delle cittadine, simili a Peschici per ampiezza, che abbiamo il culto di Sant’Elia e che possano gemellarsi con noi. Abbiamo proposto un gemellaggio già a diverse località, il Comune ha firmato un protocollo con l’Associazione Puglia-Russia rappresentata dall’avvocato Giuliano. Crediamo che il turismo religioso, inteso in maniera nuova, possa dare molto a Peschici. Vorremmo proporre un gemellaggio fondato proprio su Sant’Elia in modo da immaginare dei pacchetti turistici nella settimana di festeggiamenti del Santo. Il nostro è un progetto a lungo termine, stiamo facendo nascere la sezione garganica dell’associazione”, spiega Tavaglione a bonculture.

Davide Tavaglione

I viaggiatori russi, oligarchi e non, che da sempre affollano i porti delle isole greche, privilegiando la lussuosa Patmos del Dodecaneso, l’isola sacra di San Giovanni l’Evangelista eremita, raramente navigano l’Egeo risalendo l’Adriatico per arrivare con i loro panfili nelle coste garganiche. Le rotte seguono altre destinazioni nel Mediterraneo. Tavaglione non nega di sperare in futuro anche nell’approdo diportista.

“Il turismo di lusso via mare può essere un passo successivo, ora vogliamo concentrarci su come poter ospitare i turisti russi via terra, stiamo cercando di analizzare i tour operator già presenti sul territorio italiano, come gruppo di lavoro conosciamo alcuni operatori anche a Peschici che lavorano con la Bielorussia. Ci sono dei gruppi russi che fanno vacanza a Roma, poi fanno tappa a Bari, una tappa obbligata per la presenza della cattedrale dedicata a San Nicola e poi arrivano per un breve soggiorno a Peschici, ma non sanno neppure della chiesa di Sant’Elia qui da noi. Ecco, noi vogliamo avviare questi rapporti per portare i russi alla fine di luglio nella nostra città e far conoscere loro la nostra festa dedicata al Santo”.

Quel che sarà tra icone, pescatori e sole è affidato al vento e al profeta d’azione.

Intanto le prime azioni di avvicinamento saranno nel segno dell’arte. Il prossimo 29 maggio 2021 l’Associazione Puglia-Russia, con il patrocinio del Comune di Peschici, allestirà la mostra pittorica dell’artista Curzio Vivarelli intitolata “Nuove fantasie russo-adriatiche”.

Il tema della mostra verte intorno ai legami tra il mondo slavo e il Mar Adriatico, storicamente la “finestra” della Penisola affacciata verso l’Oriente. Il piccolo borgo del Gargano, di comprovate origini slavo-balcaniche, è il luogo simbolico in cui si intende celebrare questo millenario legame tra civiltà, come si legge in una nota.

Nižnij Novgorod

Nel corso della mostra, curata dall’architetto Raffaella Nardelli e organizzata con il convinto appoggio dell’Amministrazione di Peschici verranno esposte trenta nuovissime opere pittoriche in cui l’artista accompagnerà il visitatore in un carosello di visioni suggestive, eternamente sospese tra realtà e sogno, sullo sfondo della laguna veneta o degli assolati litorali della Puglia settentrionale, su cui compaiono come per magia drakkar vichinghi e inconfondibili cupole di chiese russe.

La musa artistica del pittore veronese Curzio Vivarelli risiede nel Futurismo italiano e russo nonché nel Vedutismo settecentesco. Il suo tema delle fantasie russo-veneziane, reduce dalle mostre di Dresda, Berlino e Mosca, torna ora sulle rive dell’Adriatico e qui attinge nuova linfa creativa.

L’esposizione delle opere avverrà nei locali comunali ex sede della Protezione civile, proprio di fianco al Comune, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 21:30. L’intervento dell’artista, alle 18:30, sarà preceduto dalla presentazione a cura dell’Associazione Puglia-Russia e seguito dai saluti istituzionali dei vertici del Comune.

“Saranno esposte 25 tele, gli abbiamo commissionato dei paesaggi garganici, tutti realizzati in chiave futuristica russa, un modo per cominciare a dialogare, Covid permettendo”, conclude Tavaglione.

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