La Riservetta di Siponto torna a vivere: 40 ettari di zone umide e avifauna restituiti alla comunità

by Antonella Soccio

40 ettari di zona umida alla Foce del Candelaro in agro di Manfredonia in località Siponto sono stati restituiti all’avifauna e alla natura selvaggia, ripristinando gli specchi d’acqua e i canali di un tempo, per lunghi anni saccheggiati ed occupati da abitazioni abusive ed illegali.

La legalità ha vinto grazie ad un progetto ormai decennale, Life, realizzato da Centro Studi Naturalistici, Consorzio per la Bonifica e Regione Puglia.
Il 2 giugno la Riservetta di Siponto è stata presentata alla stampa, aprendo così al pubblico i percorsi, le passerelle, i capanni e le aree di avvistamento da cui è possibile fare birdwatching e osservare aironi, gruccioni colorati, cavalieri d’Italia e anatre selvatiche.

Per ora la Riservetta è accessibile e visitabile solo su prenotazione; nei prossimi giorni l’ingegner Matteo Orsino del WWF e gli altri naturalisti daranno i numeri di riferimento per le visite guidate. L’apertura al pubblico generale è rinviata tra qualche mese quando sarà ristrutturato il fabbricato all’ingresso.

La vita prospera nelle zone umide, solo a febbraio nella giornata delle oasi il Wwf ha lanciato l’allarme per i rischi che corrono queste aree preziose per l’ecosistema ma fragili e complesse nei loro equilibri. Il 90% di questi ambienti sono scomparsi nell’ultimo secolo nella sola Europa a causa delle trasformazioni indotte dall’uomo, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. In Italia tra il 1938 e il 1984 il 66% delle aree umide è andato perduto. Per questo il recupero di ben 40 ettari in prossimità della ormai chiusa Oasi Lago Salso è fondamentale per preservare gli ambienti di “transizione”, ossia quelle aree vicino al mare come le lagune costiere; lungo i fiumi come delta e paludi; vicino ai ghiacciai come le torbiere, dove i corpi idrici sono tutelati.

“È stato un lavoro molto impegnativo- ha detto Orsino ai microfoni di Saverio Serlenga per Teleblu- abbiamo ripristinato le zone umide costiere che erano occupate illegalmente. Ci sono tante specie di avifauna e di anatili che si possono vedere negli specchi d’acqua. La Riservetta è adatta per il birdwatching e per sua facile accessibilità potrà essere visitata da tutti, non è molto estesa”.
La Riservetta non ha ancora un nome ufficiale, lo sceglieranno gli utenti tra quattro proposte: Laguna dell’Imperatore, Laguna del Re, Torre degli Sciali e Oasi Foce del Candelaro.

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