Lungo le strade delle fiabe

by Fabrizio Stagnani

Ogni tanto quando il livello della strutturazione concettuale sublima, per comprenderne il nocciolo è necessario riportare il tutto ai minimi termini. Confutato dagli stessi crucchi, sembra proprio che i Fratelli Grimm, quelli di Hansel e Gretel, si siano ispirati, diciamo così, per la struttura delle loro fiabe al lavoro del meridionalissimo italiano Giambattista Basile, quello de “Lu cunto de li cunti”.

Poi si sa, a far denari e a promuovere i loro valori, almeno fino ad ora, sopratutto nelle ultime decadi, sono più bravi i tedeschi. Tant’è che da Brema a Hanau, nel 1975 fu istituita la Deutsche Marchenstraße, un itinerario a piedi, di 650km, attraverso la Foresta Nera oggettivato dal tema…indovinate un po’? Delle Fiabe! Una sorta di cammino di Compostela laico, beatamente privo di santi e croci, alla ricerca dell’asino, cane, gatto e gallo narrati nella storia de “I musicanti di Brema”, del Pifferaio magico, Aschenputtel … anche detta Cenerentola nel castello di Burg Polle, o Biancaneve ed il Gatto con gli stivali, per non parlare di Cappuccetto Rosso.

Bhè, se in prima istanza ad attingere dal genio italico furono i teutonici, ora saremo noi a mutuare l’idea dei cammini con tragitti che attraverseranno la Campania, passando per la Lucania e sfociando in lungo e largo per la Puglia, scenari nei quali la tradizione popolare orale ha seminato molteplici storie e personaggi.

Tutto era già detto nella smeraldina immagine a firma dell’artista Giuseppe Inciardi, forza “in house” della Regione Puglia, realizzata per il convegno “La fiaba cifra dell’identità europea” tenutosi lo scorso 15 maggio nella prestigiosa sede della Treccani, partner di tutto il progetto, a Roma.

Rivolta verso il profilo geografico dello stivale d’Europa in lontananza, l’ombra di una figura umana in cammino lungo un sentiero che si snoda all’interno di una nera foresta affollata da magici personaggi. Un occhio attento scorgerebbe attraccata sulle coste greche anche una tipica imbarcazione ellenica, lì a ricordare che il buon Basile, anche lui, a sua volta, si era fatto ammaliare dagli antesignani canoni dati dagli intramontabili miti. 

Tutto è già detto del nome del progetto. Si chiedono sempre quelli che ci si avvicinano per la prima volta “Perché “Le” strade “della” Fiaba?”. Il plurale si riferisce proprio alle linee frastagliate delineate sulle mappe geografiche fra un’insenatura della costa, le Gravine, le Murge sino oltre gli Appennini. Il singolare guarda alla protagonista univoca.    

A tenere la sfera di cristallo tra le mani, la regina del progetto qui è la Professoressa Laura Marchetti, artefice indiscussa dell’idea diventata ormai saldamente più grande di se stessa. Antropologa, docente di didattica generale e delle culture all’Università di Foggia, ecologista, politica perché già Sottosegretario all’Ambiente con il secondo Prodi e Assessora alle politiche per l’espressione artistica e culturale per il Comune di Gravina in Puglia. La Proff’ in questione è geneticamente eletta a compiere quello che sta per suggellare, per physique du role, propensione e per discendenza votata alla causa.  

Sembra che si stia parlando di storielle e fricchettoni a cui piace passeggiare per campi qui, non è così. Dietro “Le strade della Fiaba” ci sono potenziali ricadute economiche sul territorio inestimabili. Si parla invece di guide escursionistiche a lavoro, la futura rete degli ostelli in attività così come le associazioni culturali e creative, il circuito dei fari in luce e tutto l’indotto annesso, dagli aeroporti alle strutture ricettive tutte, operoso al suo ruolo. A fronte di tutto questo il Dipartimento di Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia non poteva non candidarsi a supportare a piene mani l’idea. 

Il turismo lento ed eco sostenibile è trending topic adesso, ma per arrivare all’obbiettivo si è dovuto prima passare da basi scientifiche conclamate che vedono persino la Fiaba in lizza al riconoscimento di patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Difficile trovare un progetto così trasversale in grado di spaziare dalla paesaggistica, alla rievocazione della tradizione orale, la filantropia, pedagogia, passando ai tecnicismi dell’escursionismo, toccando quelli della logistica e l’ospitalità su larga scala.

Questi saranno i temi affrontati nel Primo Convegno Glocale “Le strade della Fiaba”, in programma il 31 gennaio e 1 febbraio, presso la Casa della Partecipazione della Regione Puglia in Fiera del Levante, da trovare anche sotto la nomenclatura padiglione 152.  A corte si sono ristette realtà, fino ad ora isolate, che anelavano da tempo il momento del ritrovo e confronto sotto la stessa guida. Arriveranno carrozze da ogni dove, dalla Lucania, Murgia, tutte le coste marittime, dal Gargano ovviamente e la sua Foresta Umbra, l’immancabile Salento nonché dalla Valle d’Itria.

La Marchetti è riuscita, dopo anni di operosità nell’ambito d’interesse, a tirale le fila di gruppi brulicanti attorno al tema capeggiate dai massimi esperti. Oltre cinquanta gli interventi in scaletta. Immancabile sarà anche l’intrattenimento con rappresentazioni teatrali, ri-oralizzazioni e proiezioni cinematografiche documentali, il impreziosito da installazioni artistiche. 
La chiusa prima dei prossimi sviluppi la si affida al Maestro Roberto De Simone che, intervistato nella sua museale casa nel centro storico di Napoli, affermò “La fiaba è un codice per chi vuole amare!”.


Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina facebook del Piano strategico “PiiiL Cultura Puglia” e del progetto “Le strade della Fiaba”, oppure ancora direttamente sulla pagina evento “Convegno Glocale Le strade della fiaba”.



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