Dal “deluconismo” alla satira. Intervista ai creatori del Vincenzo De Luca di stoffa star del web

by Marianna Dell'Aquila

Se c’è una cosa che proprio non manca in questo periodo in cui siamo costretti a rimanere a casa per il Coronavirus, è la genialità creativa che ci fa compagnia attraverso il web. Nel calderone dei contenuti – amatoriali e non – che visualizziamo ogni giorno, c’è però una nuova serie di video satirici che sta spopolando e che prende di mira il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

I video, realizzati da Unitalia e MyPuppit per il canale TumiTubi con i testi dei Villa PerBene e la voce di Leandro Cioffi, sono ormai un appuntamento irrinunciabile sul web, oltre che uno dei contenuti più visualizzati e condivisi delle ultime settimane. Un fenomeno? Abbiamo intervistato i creatori per scoprire cosa c’è alla base di quella che a noi sembra una delle satire più geniali degli ultimi tempi e che prende di mira, appunto, un politico dalla grande risonanza mediatica come De Luca.

Andiamo con ordine. Chi è Vincenzo De Luca e perché la satira in questo momento ha preso di mira proprio lui?

Già noto ai cittadini di Salerno – dove è stato sindaco dal 1993 al 2001 e dal 2011 al 2015 – e poi Presidente della Campania dal 2015, Vincenzo De Luca sta salendo alla ribalta nazionale per le dichiarazioni a proposito dell’emergenza sanitaria nella sua Regione. De Luca infatti non si fa scrupolo di usare un linguaggio per certi versi poco politically correct che ha il fine di convincere i suoi concittadini a restare chiusi in casa. Da “Volete fare le feste di laurea? Ma io vi mando i carabinieri con il lanciafiamme” a “Costringeremo tutte le persone trovate a circolare senza motivo a fare la quarantena di quindici giorni” sono solo alcune delle cose dette nelle ultime settimane che l’hanno fatto diventare una vera e propria star del web.

C’è chi lo definisce terrorismo psicologico oppure abuso di potere, ma c’è anche chi trova nei modi comunicativi di De Luca i tempi e il linguaggio perfetti per fare satira.

Il progetto dei video sul canale TumiTubi con il pupazzo che assomiglia a De Luca è nato per caso già sei o sette anni fa da un’idea di Francesco Paglioli, fondatore e amministratore della Unitalia, società di produzione video e la Mypuppit specializzata nella creazione di pupazzi personalizzati.

“Tutto è incominciato al festival di Giffoni dove ho visto i pupazzi di Mypuppit – ha raccontato Paglioli a noi di Bonculture – e gli ho chiesto se avessero voglia di realizzare un pupazzo che assomigliasse a De Luca che all’epoca era ancora il sindaco di Salerno. Già conoscevo Leandro (Cioffi) e sapevo quanto fosse bravo ad imitare la voce di Vincenzo De Luca. Ma abbiamo incominciato tutto per gioco, quasi come un esercizio di stile perché ognuno aveva già il suo lavoro”.

Il progetto viene rilanciato qualche anno dopo grazie all’incontro con i Villa PerBene, un collettivo di comici salernitani attivo dal 2012. Con i testi scritti dal trio comico e il supporto tecnico della Unitalia, si alza notevolmente il livello dei video e viene realizzata la serie Casa Vincenzo, in cui De Luca viene preso di mira a colpi di satira con episodi (come i VincenziIT ) dedicati ai temi della mobilità e dei rifiuti, al discorso di capodanno e alle luci di Natale. Arriviamo ai giorni nostri. L’Italia è attanagliata dall’emergenza Coronavirus, il Governo decide di adottare delle pesanti restrizione in tutto il Paese e anche il Presidente della Regione Campania dà un contributo mediatico importante. Lo staff di TumiTubi si domanda cosa fare e decide di creare un nuovo video il cui protagonista è Il Nostro.

Chiediamo a Francesco Paglioli: cosa ha Vincenzo De Luca che non hanno gli altri politici? E lui ci risponde così: “Fare satira su De Luca è molto complesso perché lui è già esagerato di suo: se mettessimo insieme delle immagini in cui appare il De Luca vero e gli audio che usiamo per i nostri video, sembrerebbe proprio lui”.

Anche Chicco Paglionico dei Villa PerBene è della stessa opinione e, quando noi di Bonculture gli chiediamo da cosa nasca l’ispirazione per i loro testi e la capacità di scriverli in tempi così veloci, lui ci risponde istintivamente “Per noi ormai è quasi un gioco. Le cose ci vengono in mente già mentre lo guardiamo. Quando parla lo vediamo che sta alzando il tiro e allora è normale che ci dia spunti e materiale. Di nostro (come collettivo) già c’è proprio Il Nostro. Ce l’abbiamo dentro. Io ci sono cresciuto, è dal ’95 che vivo con il deluconismo. Io ormai penso con la voce di De Luca!” conclude l’attore.

Tutto questo ovviamente non sarebbe possibile senza l’incredibile capacità di Leandro Cioffi di imitare la voce del Presidente della Campania.

Allora ci viene in mentre Carlo Verdone che in questi giorni ha detto più volte di essere un grande fan di De Luca perché trova in lui i tempi perfetti della comicità. L’attore romano ha anche ammesso di aver provato ad imitarlo, ma senza riuscirci. Vincenzo De Luca tuttavia non sembra essere più soltanto un fenomeno nazionale. Sicuramente in questi giorni molti di noi avranno letto il post di Naomi Campbell in cui l’ex top model dichiara il suo sostegno al Presidente campano.

Che si avvii verso la notorietà internazionale? Noi non lo sappiamo, ma intanto speriamo che il progetto non vada a scemare e, perché no, che si estenda anche ad altri personaggi pubblici. I pupazzi di Trump, Salvini e Di Maio già esistono, ma siamo sicuri che i personaggi reali abbiano la stessa consistenza mediatica e linguistica del Presidente De Luca? A questo proposito ci viene in mente un aneddoto che ci ha raccontato Francesco Paglioli sulla parola “puffete”, ormai un cult nei video di De Lucorona virus disponibili di TumiTubi. Da cosa nasce? Anni fa, quando Vincenzo De Luca era ancora Sindaco di Salerno, lanciò sul web la campagna denominata Cafoni Zero contro tutti i cittadini che non rispettavano la raccolta differenziata. Mostrando in video le fotografie degli indisciplinati cittadini, disse “Ecco, vedete la signora? Puffete!”, come se volesse simulare il suono onomatopeico della spazzatura caduta nel secchio o, più probabilmente, la sparizione dell’ignara signora.

Al di là del successo mediatico dei video satirici di TumiTubi, il canale è anche il veicolo per promuovere una raccolta fondi da destinare agli ospedali della Campania per far fronte all’emergenza Coronavirus. Tutti gli sponsor che vogliono apparire nei video effettuano direttamente un bonifico alla Regione Campania scrivendo nella causale Covid19 – TumiTubi.

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