Francesco Strippoli di Foggia non si lega: “I giovani sono in campo per un nuovo rinascimento dauno. Ora strutture assembleari contro Landella che ha svenduto la città”

by Antonella Soccio

4mila aderenti in pochi giorni al gruppo social Foggia non si Lega. A una settimana da quella partecipazione cosa resta nel gruppo che si è opposto al cambio di casacca del sindaco Franco Landella che ha “consegnato la città nelle mani di Matteo Salvini”?

Noi di bonculture lo abbiamo chiesto a Francesco Strippoli, tra i membri fondatori di Foggia non si lega e tra coloro che hanno arringato i manifestanti.

Francesco, quale credi sia stata la differenza della manifestazione antileghista sotto al Comune rispetto ad altre iniziative?

Il gruppo Foggia non si Lega è un esempio spontaneo di risveglio collettivo, di partecipazione civica e sociale senza precedenti nella storia questa città. Il merito è delle persone che hanno aderito e si dimostrano quotidianamente molto attive e volenterose di cambiare le cose in una città allo sbando e vilipesa dall’attuale amministrazione.

Il mio giudizio, essendo tra i membri fondatori, è senz’altro ottimista rispetto alla crescita esponenziale avuta sin dai primi giorni dalla creazione.

La manifestazione in piazza è stata una diretta conseguenza di ciò che la gente aveva già dimostrato di volere in termini di espressione dello sdegno e voglia di riscatto collettivo verso il momento più degradante della storia di Foggia, la svendita del Comune ad un partito razzista e anti-meridionalista per beceri affari privati e di famiglia. Un evento davvero epocale per i quali la storia chiederà conto ad ognuno di noi rispetto al nostro ruolo in questi giorni. Da che parte stavamo quando Foggia venne venduta alla Lega Nord?

Sicuramente la partecipazione web è stata molto più larga rispetto a quello che poi si è visto in strada. È solo il Covid il motivo insieme alle misure di restrizioni comunicate o forse bisogna allargare il campo e intercettare un malessere diffuso contro Landella? Non è forse questo anche il limite di certo centrosinistra?

La manifestazione è stata un successo clamoroso. Ogni giudizio in senso contrario è estremamente miope rispetto allo stato di cose attuali.

Bisogna considerare una serie di fattori: innanzitutto è stato concesso per manifestare un anonimo giovedì mattina in orario lavorativo, situazione aggravata poi dal famoso permesso per sole 60 persone… le carte sul tavolo erano queste. Flop annunciato. Invece se ne sono presentate 500 di persone. Non era prevista la chiusura della strada, non ci è stata concessa, ma la municipale si è vista costretta a procedere in tal senso. E dico con tutta franchezza che sarebbero potuti essere molti di più i partecipanti. Anche 3000. Purtroppo le misure anti-covid possono essere tranquillamente interpretate come misure anti-piazza da chi ne ha interesse e potere. La richiesta di organizzare la prossima manifestazione in un momento più comodo e funzionale è arrivata da centinaia di persone. La gente non ci sta a questa svendita, non ci sta a diventare la prima grande città del Sud con un Sindaco della Lega Nord, specialmente nella forma in cui siamo stati derubricati a pedina di scambio privata per loschi affari di famiglia.

Sulla questione del centro sinistra preferisco riportare le “perfette” parole usate da Micky De Finis che dimostrano che quello che sta succedendo non riguarda affatto il “centro-sinistra” ma la cittadinanza tutta: Uno scempio mai visto per i foggiani di qualunque estrazione, sociale, culturale, politica, perché la tracotanza di Landella ha superato ora ogni limite, ogni decenza con un gesto che non è né di destra né di sinistra, né laico ne cattolico, né progressista né liberista. Consegnare la Casa comunale a Salvini, auspicare che in quel palazzo arrivi a sventolare la bandiera leghista, è come vomitare su Foggia e sui suoi figli.”

Di certo alla manifestazione c’erano moltissimi giovani, come tenerli agganciati?

I giovani sono stati l’anima della manifestazione e del nuovo rinascimento dauno. Ed è la cosa più interessante.

Anzi colgo l’occasione per chiarire che sia sciocco scatenare la propria cieca foga anti-partitica su ragazzi che si impegnano quotidianamente, rinunciando anche a qualsiasi forma di svago, per far si che tutti si possa manifestare e proporre iniziative.

Se bisogna fare gli anti-casta, lo si faccia contro specifici leader e parlamentari rei di qualcosa nel merito, non contro il giovane attivista di periferia che ha passato i 5 giorni precedenti alla manifestazione a dimenarsi con l’organizzazione, le forze dell’ordine, la burocrazia asfissiante e sabotaggi vari a tutti i livelli amministrativi.

Senza di loro avremmo avuto solo un debole ed imbarazzante dissenso virtuale che ci avrebbe classificati come una città di morti e soggiogati.

Quei ragazzi di cui stiamo parlando sono la nuova anima di questa città, la speranza di riscatto per tutti noi. Dei rivoluzionari (usando il bellissimo epiteto scelto proprio dal Sindaco avaro di cultura storica).
Vanno alimentati del nostro entusiasmo non accusati del nulla con frasi del livello di: “e allora Bibbiano?”. Come la si cambia sta città, e come lo si cambia questo Paese se non entrando ed attivandosi al meglio nei corpi intermedi per portarli finalmente a realizzare gli interessi del popolo e delle classi subalterne che più necessitano di una azione politica?

Quali proposte concrete hai inviato ai consiglieri di minoranza? Ritieni che loro in aula potrebbero fare un’opposizione più ficcante?

A nome del gruppo abbiamo pensato già al dopo Landella. Una figura che compie così platealmente dei gesti tanto spregevoli ed avvilenti non può avere politicamente vita lunga, ora che la cittadinanza si è riaccesa ed ha voglia di riprendersi i suoi spazi svenduti e martoriati. Ecco perchè in maniera molto ferma e decisa abbiamo richiesto un’assemblea pubblica permanente, nel quale coinvolgere tutti i soggetti attivi e sani di Foggia. Discutere finalmente di tematiche e non di clientelismo, e tracciare tutti insieme il futuro della nostra comunità. Il sogno è di realizzare strutture assembleari realmente democratiche e rappresentative, specialmente delle classi subordinate, trattate fino ad oggi come numeri e meritevoli solo di elemosina elettorale.

I consiglieri come nostri rappresentanti si sleghino dal grande burattinaio e tornino a parlare con la cittadinanza. La proposta inoltre era rivolta a questi ultimi perchè abbiamo pensato che il luogo simbolo per organizzare questa assemblea permanente della cittadinanza attiva fosse il Comune, bistrattato e vilipeso, ed in questo processo è necessaria l’intermediazione di qualche consigliere.
Una sorta di moderna “sala della pallacorda” con il Terzo Stato protagonista in tutte le sue sfaccettature.

Ad oggi c’è da dire che pochi si stanno interessando a queste richieste ed a questo rinascimento dauno, gli altri sembrano tutti direttamente o indirettamente invischiati nel perverso giogo landelliano. Non serve fare nomi, basta vedere i recenti voti sul bilancio per farsi un’idea. Riguardo l’opposizione vi invito sempre a guardare a chi si rivolge Landella quando ha bisogno di sostegno e voti extra… lì troverete la vostra risposta che cercate. Sono atti pubblici di semplice consultazione.
Così come vi invito a leggere chi è ancora seduto nelle commissioni e si guarda bene dall’ascoltare i propri stessi elettori e passare dalla parte giusta della storia.

Nei giorni scorsi si è visto Landella in spiaggia con Salvini in Salento, come un qualsiasi epigono ormai della peggiore destra italiana. Non è questo anche un decadimento, al di là dell’occupazione della casa comunale, della sua figura di politico, che ha comunque negli anni dimostrato di avere una connessione profonda col popolo?

A Foggia viviamo dei problemi e delle storture di malamministrazione talmente gravi che non siamo purtroppo nella possibilità di indignarci di questioni “estetiche”. Certo che fa senso vedere il nostro Sindaco a seguito del leader della Lega Nord nel suo tour in Puglia, mentre in città, sulle nostre strade disastrate si stanno verificando incidenti mortali quotidiani, i lavori stradali procedono stranamente male con pezzi di asfalto che vengono via appena messi, rapine ed aggressioni continue mentre la polizia è mandata in giro per controlli anti-movida di facciata e dei vigili non v’è traccia alcuna. E poi tutti gli altri innumerevoli drammi, dall’illuminazione pubblica allo smaltimento dei rifiuti (nonostante le alte tasse che paghiamo a riguardo), dalla gestione sulle case popolari fino all’inclusione sociale ed i servizi sociali sostanzialmente inesistenti.
Le faccio un esempio di un buon sindaco: Decaro a Bari. Lo si trova la mattina alle 6 personalmente sui cantieri a seguire i lavori pubblici, ed è sempre e costantemente rintracciabile in caso di emergenze in città. Avvia programmi sperimentali e d’avanguardia sul trasporto e li segue personalmente per far si che si realizzino per il meglio. Chiedete ai baresi che lo hanno rieletto al primo turno con il 70% dei voti. Altra cosa clamorosa è che Landella (con le dimissioni di Bove) abbia ora anche le deleghe al bilancio oltre che ai lavori pubblici. Praticamente un sultano incontrastato dai poteri totali ed illimitati. E’ tutto concentrato nelle mani del dominus. Che a sua volta cede a signori stranieri. Forse per questo ci considera degli abitanti “detenuti”.

Cosa credi comporterà nelle politiche cittadine- e quindi va contrastato con forza- il suo “consegnare la città a Salvini”? Dove e come si dovrà tenere alta la guardia? (Penso alle politiche di inclusione, al quartiere ferrovia etc). Ci sono già dei prodromi di azioni amministrative razziste?

Personalmente con l’Associazione Internazionale No Cap di cui sono membro, mi occupo proprio di contrasto al caporalato e fuoriuscita dai ghetti creando filiere etiche e certificate, ed è risaputo che la provincia di Foggia in queste tristi tematiche di sfruttamento del lavoro ed abbandono umano rappresenta la capitale d’Italia e non solo. Sono i miei colleghi di No Cap a dover appunto venire a Foggia, così come vengono continuamente giornalisti, documentaristi ed attivisti per scoprire con stupore inaudito l’estremo degrado che il sistema neoliberista può produrre. Ed avviene tutto a due passi da casa nostra. Le bidonville di Borgo Mezzanone ed il Ghetto di Rignano, per citare le due più famose e popolose.

Il disinteresse del Sindaco verso i più bisognosi si riassume con il semplice enunciato che non esiste un dormitorio per i senza fissa dimora. Lo ritengo così spregiudicato che non mi meraviglierebbe se cominciasse ad usare la parola “ruspa” od altri tristi epiteti riferendosi ai lavoratori migranti presenti sul nostro territorio, emulando il suo nuovo leader e dando quindi dei connotati marcatamente razzisti alla sua linea politica.

Per molti la conferenza di Landella si riduce ad una piazzata, ad una landellata, come la chiamano, indicando nel personaggio comunque un qualcosa di comico e grottesco. Qual è il pericolo che il web ha subito percepito domenica e che oggi comincia già a sfuggire nel sentimento collettivo?

Quello che descrivi è un senso di smarrimento e rassegnazione che attanaglia da troppi anni la nostra comunità. Siamo assuefatti a questi comportamenti da terzo mondo da non sconvolgerci neanche più. Questa volta evidentemente si è riusciti a passare il limite, scatenando la giusta indignazione della cittadinanza e dei media. E’ lui ad aver perso il sentimento collettivo.
Il suo regno è finito, è tempo che si dimetta.

Il Presidente della Repubblica più amato, Sandro Pertini, in uno dei suoi discorsi alla nazione poneva un assioma sulla politica sul quale dovremmo essere tutti d’accordo:

“Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita. E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico. È un affarista, un disonesto.
E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che da’ scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!”

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