Il “ritmo della legalità” dell’Arci contro la devianza giovanile. Rizzi: «Creiamo sinergie tra Terzo Settore e settore pubblico. Parcocittà è uno dei porti sicuri per i ragazzi»

by Nicola Saracino

Orientare a sviluppare e recuperare competenze chiave spendibili e sensibilizzare i giovani su tematiche importanti quali cittadinanza, legalità ed ambiente. Sono gli obiettivi de “Il ritmo della legalità” gestito da Arci comitato provinciale Foggia e finanziato dalla Regione Puglia – nell’ambito dell’avviso pubblico bellezza e legalità per la realizzazione di progetti finalizzati a promuovere azioni di antimafia sociale (Asse IX – Promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione). Il progetto intende raggiungere la socialità attraverso la metafora delle percussioni, che sono i contenuti rappresentativi del ritmo, il quale si pone al centro, come il più importante degli elementi musicali.

Saranno attivati diversi laboratori: Laboratorio di Body Percussion, Laboratorio di Percussioni Afro-Brasiliane, Laboratorio di Drums Circle. Al termine dei laboratori sarà costituita un’orchestra giovanile. In linea con la mission dell’Arci si cercherà di valorizzare la proattività dei cittadini con momenti di partecipazione, specie nelle periferie a rischio criminalità e sarà altresì evidenziata l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti nel processo di lotta alla mafia. Il progetto ha il partenariato del Comune di Foggia, Associazione Jaco, Legambiente Circolo Gaia e Cgil provinciale.

Domenico Rizzi, presidente di Arci Comitato provinciale di Foggia, “Il ritmo della legalità” è un progetto che punta a offrire soluzioni per i giovani a rischio devianza. Quali saranno i suoi passi?

 Soluzioni…..(ride il Presidente, ndr) magari ne avessimo! Però abbiamo le idee chiare visti i recenti avvenimenti nella nostra città bullismo, dispersione scolastica, emulare  atteggiamenti  negativi ci fanno capire che bisogna intervenire tra gli adolescenti, bisogna agire cercare ragazzi e ragazze in quei quartieri dove la devianza la fa da padrone dove non ci sono più punti di riferimento. Quali sono i baluardi di legalità oggi nelle periferie? Nessuna! Sono diventati luoghi di degrado e insicurezza, mancano spazi di incontro come può essere un circolo ricreativo,  mancano servizi alla persona, spazi verdi quindi i primi passi saranno la ricerca di coloro che voglio essere “curiosi” ragazze e ragazzi – sotto i 18 anni- che vogliono attraverso la musica  riscoprire la bellezza che circonda la propria vita. Riscoprire temi come cittadinanza legalità ambiente. Sicuramente le scuole e le famiglie i luoghi dove cercare.

In una città come Foggia che vive – e soffre – il problema della microcriminalità, quanto contano queste azioni educative e quanto l’assenza di servizi educativi per i più giovani?

 Grazie alla Regione Puglia sempre attenta a questi temi abbiamo osato unitamente ai nostri partner partecipare è vincere questo bando: Bellezza e Legalità (Bando regionale) Il Ritmo della Legalità, azioni importantissime dove le istituzioni ci danno uno strumento per operare  ma senza dimenticare che tutto ciò non deve essere una goccia d’acqua nel deserto ci vuole continuità e stabilità nelle azioni, proprio  per sopperire a quell’assenza che ormai da anni con lo spopolamento da una parte i tagli fatti dagli Enti dall’altra hanno desertificato il territorio di servizi ed opportunità.

Sul tema della legalità, può bastare l’azione – seppur importante – del privato sociale? O servono maggiori spazi aggregativi?

No. Oggi ancor più di ieri ci vuole sinergia tra il Terzo Settore e l’ente pubblico! In un contesto di welfare sempre più dinamico, gli attori pubblici e privati stanno ricercando nuove modalità comunicative e di interazione al fine di costruire un sistema integrato. Uno degli strumenti a tal fine più rilevanti è sicuramente la coprogettazione. Si tratta di una modalità di azione grazie alla quale soggetti pubblici e del Terzo settore, accomunati da uno stesso obiettivo. Solo così ci possono essere maggiori opportunità non solo di spazi aggregativi ma di realizzare benessere e quindi sottrarre alla criminalità organizzata risorse e manovalanza.

 L’Arci è anche capofila di un progetto che guarda proprio ai ragazzi in povertà educativa, Foggiachildren. In particolare, il Centro tuttoilbellochece è localizzato a Parcocittà. Quanto è importante l’azione di contrasto all’illegalità che svolgono Centri come Parcocittà e progetti come questi?

Contrastare la povertà educativa attraverso questi progetti significa puntare sui ragazzi, creare “dei porti sicuri” in cui essi possano attraccare i propri vissuti difficili ed essere accolti non come minori stigmatizzati, ma come portatori di bellezza per sé e per la comunità. Luoghi come Parcocitta’ hanno la funzione di ossigenare le teste e renderle ” Ben fatte” come diceva Morin ovvero capaci di avere gli strumenti per funzionare da sé e discernere il bene dal male, muovendosi in autonomia nel mondo. Parcocitta’ è un luogo “dove poter stare”, quel porto sicuro che aiuta i ragazzi a sperimentare, a sperimentarsi, e a capire che ci sono ” modelli altri” rispetto all’illegalita’ e alla strada. Il progetto Foggiachildren si snoda su Centri tematici disposti su tutta la città e ognuno afferente allo sviluppo di competenze specifiche per minori dai 5 ai 14 anni. Il centro Tuttoilbellochec’e’ ha sede a Parcocitta’ e punta con le sue azioni laboratoriali, allo sviluppo di competenze trasversali quali l’educazione alla cittadinanza attiva e alla partecipazione dal basso. Esso mira, con la propria azione di rigenerazione urbana e civile ad essere un esempio positivo e propositivo per le nuove generazioni della città, troppo disilluse e facilmente agganciabili dal malaffare; cio’ significa responsabilizzarle e offrire nuove prospettive verso il futuribile, nella direzione di progettualità che valorizzino la loro indole, le loro passioni ed expertises. Le numerose realtà che incarnano Parcocitta’ insieme all’Arci comitato provinciale di Foggia, da sempre e in sinergia, si impegnano quotidianamente affinché si creino nuove narrazioni di dignità, rispetto e trasparenza legate a questa città. E la via, non possono che essere i nostri ragazzi.

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