La prof Lucia Perrone Capano illustra il nuovo corso di Laurea in Lingue e Culture Straniere dell’Unifg per “esperti linguistici”

by Myrtha De Meo Ehlert

L’Università di Foggia inaugurerà a breve un nuovo corso di Laurea in Lingue e Culture Straniere, promosso dal Magnifico Rettore, il professor Pierpaolo Limone e da Lucia Perrone Capano, ordinaria di Letteratura Tedesca e direttrice del Centro Linguistico dell’Ateneo dell’Università di Foggia, che ha in Capitanata la cattedra di Letteratura Tedesca.

Abbiamo intervistato l’accademica.

Professoressa Capano, perché Foggia ha bisogno di Lingue?

Negli ultimi anni l’Ateneo di Foggia ha accelerato il processo di internazionalizzazione, potenziato le relazioni e i progetti internazionali con università, istituzioni, enti stranieri, gli scambi Erasmus, i tirocini all’estero. In questo contesto di dinamismo, cui sta dando un notevole impulso il rettore Limone, si inserisce la proposta di ampliare l’offerta formativa dell’Ateneo con il Corso di Laurea in Lingue che mira ad offrire maggiori opportunità e prospettive internazionali agli studenti, futuri professionisti di una società ormai multiculturale e di un mercato del lavoro globale. Foggia con tutta la Capitanata ha potenzialità di sviluppo economico-sociale legate alla ricchezza del proprio patrimonio culturale, paesaggistico, ambientale, enogastronomico, per le quali sono richiesti professionisti, esperti linguistici che grazie ad un percorso formativo specializzato sono capaciti di operare in diversi settori economici.

Ci sarà un doppio percorso: Lingue e Letterature Straniere e Lingue per l’Impresa e il Turismo. Perché questa scelta? Come sono modulati questi percorsi e a chi sono rivolti questi indirizzi?

Il corso di laurea vuole dare una solida formazione culturale e linguistica che renda possibile un flessibile adeguamento del laureato ad una pluralità di mansioni professionali negli ambiti dell’impresa, del turismo, dell’editoria, dei servizi, delle istituzioni e degli enti che operano nei settori culturali, ma anche che prepari alla carriera dell’insegnamento. Per questo si è pensato a due curricula che offrono allo studente la possibilità di scegliere tra: una formazione linguistico-letteraria spendibile in enti e istituzioni culturali in Italia e all’estero, ma anche funzionale per successivi percorsi accademici e per l’avviamento alla professione di insegnante; una formazione linguistico-comunicativa finalizzata all’inserimento nel settore aziendale-turistico, in cui sono previsti anche insegnamenti economici e giuridici.

E’ una sfida imparare molto bene due lingue in tre anni e porre le basi per lo studio di una terza. Quali sono le offerte di supporto didattico e infrastrutturale dell’Ateneo foggiano?

Nelle attività di insegnamento linguistico sono fortemente integrate esercitazioni in aula e in laboratorio. Il nuovo Corso di Laurea in Lingue prevede inoltre una modalità di insegnamento blended, misto, con una parte di insegnamento in modalità e-learning, per il quale l’Ateneo di Foggia ha dimostrato, anche in questo periodo di emergenza Covid, di essere già molto ben attrezzato, con una didattica a distanza e innovativa, attraverso la sua piattaforma e-learning. Di supporto all’insegnamento linguistico abbiamo anche il Centro Linguistico di Ateneo che ha laboratori linguistici e offre corsi e attività diversificate di apprendimento linguistico (tandem linguistici, atelier di conversazione, cineforum, ecc.). Nel percorso formativo è poi previsto un tirocinio curriculare obbligatorio, da svolgersi in Italia o all’estero, finalizzato ad integrare l’apprendimento con un’esperienza di lavoro e ad agevolare le scelte professionali nei vari ambiti lavorativi attraverso l’applicazione delle conoscenze teoriche acquisite. Per le attività di tirocinio sono già previsti accordi stipulati dal Dipartimento con enti, istituzioni, imprese.

Sono previsti insegnamenti di letteratura italiana, storia della letteratura e letteratura straniera, perché è importante secondo Lei studiare letteratura in un percorso di lingue? 

E’ molto importante conoscere e approfondire la cultura, la letteratura del paese di cui si studia la lingua, perché nella letteratura si deposita la memoria culturale di un popolo, la sua o le sue identità. Lingua e cultura sono strettamente legate. L’insegnamento linguistico viene rafforzato dallo studio della letteratura che offre nei suoi testi il più vasto repertorio di linguaggi e registri linguistici. Per imparare bene una lingua straniera bisogna conoscere la propria, anche in una dimensione interculturale e comparata, quindi la letteratura italiana ha un posto importante tra le discipline di base, insieme a tutta una serie di insegnamenti tra i quali lo studente di un corso di laurea universitario può scegliere per perfezionare la sua formazione.

Lei ha una lunga esperienza universitaria nell’ambito delle lingue e culture straniere e nelle relazioni interculturali. In che modo le Sue esperienze passate hanno influenzato la progettazione del nuovo Corso di Laurea?

La mia esperienza mi ha aiutato a vedere subito le possibilità di sviluppo che il Corso di laurea in Lingue offre al territorio foggiano in termini di crescita, scambi culturali, potenziamento reciproco tra realtà locale e globale. I laureati che sanno bene le lingue straniere, che hanno un solido bagaglio culturale, trovano lavoro e riescono a fare carriera. Potrei raccontare tante storie felici di studenti, molti in particolare tra i miei studenti di tedesco, che hanno non solo trovato un lavoro, ma anche aperto i loro orizzonti in direzioni inaspettate, sperimentato altre possibilità in un paese straniero, e non per ripiego, ma per scelta. Inoltre chi torna dopo l’esperienza all’estero, o in generale chi si espone all’alterità, arricchisce le proprie esperienze e le può mettere a frutto nel proprio luogo di provenienza diventando promotore di innovazione.

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