L’ultimo, splendido, viaggio di Matilda Editrice. A cui una città intera deve dire “grazie”

by Nicola Saracino

L’ultimo, splendido, viaggio di Matilda Editrice, è stata un crescendo di emozioni andate in scena alla Biblioteca La Magna Capitana di Foggia. Qui, alcune realtà culturali della città (Lions Club Foggia Arpi, Donne in Rete, La Merlettaia, Parcocittà), hanno deciso di celebrare la chiusura con una serie di incontri rivolti ad alcune classi di scuole di Foggia e Manfredonia e un incontro rivolto alla cittadinanza, in modo da concludere Il viaggio di Matilda (contro stereotipi e discriminazioni) con bambine e bambini, insegnanti, operatrici ed operatori con cui in questi 18 anni ha condiviso passione, impegno, voglia di fare.

La casa editrice foggiana di Donatella Caione nata nel 2016 dall’evoluzione della Casa Editrice Mammeonline, a sua volta nata nel 2004, nel 2022 ha deciso di chiudere le attività, lasciando un vuoto nel panorama culturale foggiano che si farà sentire.

Ma, anziché piangersi addosso, Donatella Caione ha scelto di chiudere non con lacrime e polemiche ma celebrando quanto fatto in questi lunghi 18 anni. Il che farà sentire ancora di più la sua mancanza.

“Mi piace considerare che la storia di Matilda sia fatta da tante esperienze di vita. Finisce una esperienza ma insieme faremo tante cose”, promette Milena Tancredi, Responsabile della Biblioteca per Ragazzi de La Magna Capitana, ad inizio incontro. Poi i tanti, inevitabili, omaggi a una realtà che ha saputo far parlare bene di sé e, indirettamente, di Foggia. “Nel nostro territorio è stata una pioniera della letteratura per ragazzi. Dai tanti libri pubblicati da questa casa editrice sono stati piantati tanti semi preziosi”, hanno sottolineato quasi in coro la direttrice della Magna Capitana Gabriella Berardi ed Enrichetta Fatigato del Lions Club Foggia Arpi. Sentita anche la testimonianza di Rita Amatore del coordinamento di Parcocittà, che ha avuto parole di elogio per la Caione: “Ho conosciuto Donatella nella associazione ‘Donne in rete’ e ho da subito ammirato la sua capacità di far diventare le due competenze uno stile di vita. Come Parcocittà abbiamo avuto il piacere di collaborare con Donatella nella Settimana dei Diritti, ascoltando anche i suoi preziosi consigli. Abbiamo viaggiato anche noi assieme a Matilda e mi auguro che si continui a parlare di queste tematiche”.

Lei, Donatella Caione, attribuisce soprattutto alla pandemia i motivi che l’hanno indotta a chiudere. “Ha impedito di organizzare incontri dal vivo, e questo ci ha penalizzato molto”, ci dice poco prima che inizi l’incontro in biblioteca. “Ho capito che la decisione fosse giusta quando l’immaginarla chiusa non mi dava più malinconia ma leggerezza. I motivi sono tanti, la pandemia ha sicuramente influito: sono venuti meno gli incontri nelle scuole, i laboratori, le presentazioni – sottolinea l’editrice -. Il momento dell’incontro è stato sempre determinante per vendere soprattutto albi illustrati su tematiche particolari ma soprattutto è stato importante per farli nascere; mi riferisco sia agli incontri con bambine e bambini sia ai momenti di confronto e discussione con le persone appartenenti in diverso modo alla filiera libro. E questo nonostante in questi due anni abbia vissuto con entusiasmo gli incontri online. Ma qualcosa si è spento”. Non si è spento però l’entusiasmo di chi ha avuto modo di percorrere questo bel viaggio di Matilda. E non potevano che essere gli autori – e i libri – a testimoniare l’importanza di questa esperienza.

“Credo che il lieto fine sia sempre possibile, che non vuol dire essere felici e contenti. Ma la felicità è qualcosa per cui bisogna battersi – ha affermato Annamaria Piccione -. Il mio legame con Donatella nasce dalla volontà di prendere posizione sulle questioni importanti, e dalla capacità di guardare la realtà senza edulcorare trattando i ragazzi e ragazze da esseri pensanti. Plasmare un bambino è un atto criminale”.

Maria grazia Anatra ha sottolineato invece il coraggio di alcune scelte editoriali di Matilda: “Si può parlare anche di temi delicati come la violenza assistita anche attraverso i libri, affinché non si verifichino più cose del genere. Spesso ho trovato delle ‘resistenze’ da parte delle insegnanti, invece bisogna avere il coraggio di parlarne. Mi auguro che tanti autori e autrici abbiano il coraggio di pubblicare testi del genere, che case editrici ardue come Matilda hanno inteso pubblicare”.

“Ho conosciuto Donatella dopo aver scritto una storia ispiratami dalla mia primogenita, e ho ragionato come potesse sentirsi un bimbo defraudato dalla sua esclusività. È stata una esperienza positivissima, sarò grata per sempre a lei e a Matilda”. Al termine dell’incontro è stata inaugurata la mostra con le illustrazioni degli albi illustrati di Matilda Editrice, le sculture di carta di Luisa Staffieri e le fotografie di Teresa D’Agnessa. La mostra potrà essere visitata dall’8 al 25 marzo.

E ora, cosa accadrà? I libri saranno sul mercato ancora per pochi mesi e quindi chi desidera acquistarne uno in libreria può ancora farlo, sia che conosca già la casa editrice sia che voglia approfittare di quest’ultimo periodo per conoscerla. Lei, Donatella Caione, a chi le chiede ‘cosa farà da grande’ sorridendo dice: “Ho sempre l’attività agricola di cui sono appassionata”. Ma in fondo, sa, che quel legame con Foggia non si spezzerà mai.

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