Masseria Giardino, tutta la ricchezza dell’agricoltura sociale da declinare col Cis

by Antonella Soccio

Ci sono gli Ortisti di strada finanziati dalla Fondazione del Monte di Bologna, per i quali l’orto ha preso vita con il coinvolgimento degli ospiti del Centro socio-riabilitativo per persone con disabilità Bosco Baronio, con un progetto che, partendo dai percorsi abilitativi delle persone accolte in struttura, si muove attraverso attività naturali e di orto per migliorare la qualità della vita e definire nuovi standard di intervento.

Ci sono quelli che un po’ in tutta Italia, dalla Lombardia alla Sardegna ad Alghero, passando per il Lazio e anche per le esperienze cerignolane della cooperativa Pietra di Scarto, su beni confiscati alla mafia, già da anni, fanno dell’agricoltura e della detenzione, un percorso di futuro.

Creare una prospettiva meno afflittiva per la popolazione carceraria, attraverso la valorizzazione dell’attività agricola con la messa in atto di processi di inclusione sociale e lavorativa di detenuti ed ex detenuti in aziende agricole biologiche e cooperative sociali esterne al carcere è l’idea al centro del progetto di riqualificazione di Masseria Giardino nei pressi del Parco dell’Incoronata a Foggia.

Un’idea, che ha convinto l’ad di Invitalia Domenico Arcuri e che è stata finanziata all’interno del Contratto Istituzionale di Sviluppo del Governo Conte.

Il Comune di Foggia avrà il suo Museo Giordaniano e un pacchetto di fondi poderoso per riqualificare la splendida masseria pubblica, nel cuore dei percorsi tratturali.

“Dovevamo immediatamente dare una spinta al territorio, con progetti che creano ricchezza e lavoro, i progetti di lungo respiro, come la Diga Piano dei Limiti o altre infrastrutture, che sono state chieste da alcuni soggetti politici e associativi, devono essere accompagnati con finanziamenti specifici. Noi andremo a recuperare l’ex distretto militare, la Caserma Oddone, che diverrà un grande museo, per accogliere sia le opere giordaniane, ma anche tutte le opere degli scavi di Arpi, che non hanno più una collocazione adeguata. L’idea è di diventare attrattori di interessi economici attraverso la cultura”, ha osservato a Bonculture il sindaco di Foggia Franco Landella.

Per Masseria Giardino è aperta una procedura di gara per la concessione dell’azienda agricola, ubicata a 12 km dal centro cittadino e che si estende per 400 ettari. Negli anni sulla proprietà comunale, coltivata a cereali e soggetta alle basse oscillazioni del prezzo del grano, ci sono stati numerosi dibattiti. Per un pelo è stato sventato un parco solare, che avrebbe devastato il paesaggio e la natura stessa del rustico di pianura.

Oggi c’è la suggestione finalmente europea, finanziata dal Cis, di una foresteria per lavoratori stagionali stranieri e per fasce deboli, con orti botanici e agricoltura sociale.

“Masseria Giardino, per la quale nel passato ci siamo concentrati solo sulla produzione di grano- ha proseguito Landella- può abbracciare un’attività di sviluppo, la ristruttureremo, con una politica di recupero del lavoro agricolo non solo per lavoratori extracomunitari ma anche per tanti giovani svantaggiati. Il progetto guarda al reinserimento nel mondo del lavoro delle persone che sono inciampate nella legge. Il 75% dei detenuti una volta fuori dal carcere reitera gli stessi reati, vogliamo orientarli con un’opportunità lavorativa agricola”

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