2 voti meglio di 1. Le prossime elezioni regionali in Puglia non possono tenersi senza la doppia preferenza di genere

by Rosa Cicolella

Proviamo a rimetterci in moto. Tutte e tutti. È da tempo che le donne di Puglia chiedono l’inserimento nella legge elettorale la doppia preferenza.

La prima risposta fu la bocciatura della Proposta di Legge d’Iniziativa popolare nel novembre 2012 da un Consiglio Regionale dove il voto segreto arrivò dopo dichiarazioni di voto difficili da narrare. Comunque rivelatori di una malcelata verità ossia che tagliare il trespolo su cui si è appollaiati è dura. E giù argomenti vuoti e retorici che comunque non dimentichiamo. Ed è bene ribadire che le colpe non ebbero colore politico. Forse più gravi per quella parte che usa la questione di genere come bandiera politica. 

 Poi l’impegno in campagna elettorale da parte del presidente Emiliano ad introdurre la legge sulla doppia preferenza di genere tra i primi atti della sua consiliatura. Nulla di fatto. Siamo ad oggi.

Appelli. Richiami. Audizioni. Nessun ascolto. Ci accingiamo a rinnovare il Consiglio Regionale. Siamo una delle poche regioni senza la doppia preferenza di genere. Una vergognosa condizione. Sono certa non sarà la soluzione ai diritti negati alle donne ma un consiglio Regionale con un importante numero di donne è segno di una democrazia compiuta che oggi manca alla Puglia. Si può fare. C’è il tempo ed il modo. Se fosse necessario è pronto un ricorso  che porterà con sé l’ostinazione di tutti coloro che vogliono una Puglia civile e democratica.

Tutte le donne e gli uomini di Puglia che ritengono indispensabile un consiglio Regionale democratico possono firmare questo documento.

Si firma indirizzando la propria adesione alla mail 2votimegliodi1@gmail.com

Allora, la macchina è partita.
Le prossime elezioni regionali in Puglia non possono tenersi senza la doppia preferenza di genere. Pronto il ricorso a disposizione gratuita di tutte le associazioni che hanno sede nelle regioni dove non si vota con la doppia preferenza.

Marida Dentamaro: “La norma statale è autoapplicativa. Emiliano, se volesse, potrebbe introdurla nel decreto di indizione delle elezioni, senza il voto del Consiglio”.

Per adesioni scrivi alla mail: 2votimegliodi1@gmail.com

​Le firmatarie:

Marida Dentamaro (docente di Diritto pubblico Uniba, avvocata, presidente del Conservatorio di Bari, già senatrice della Repubblica);
Melina Decaro (docente di Diritto pubblico comparato Luiss, già vice segretaria generale e direttrice dell’ufficio della Segreteria generale della Presidenza della Repubblica);
Veralisa Massari (avvocata, già presidente dell’associazione Stati generali delle donne – Puglia);
Lorena Saracino (giornalista, presidente del Corecom Puglia, fra le fondatrici della Casa delle donne del Mediterraneo e dell’associazione Stati generali delle donne);
Magda Terrevoli (presidente Cug Regione Puglia, responsabile e referente Comitato 50/50 Puglia, fra le fondatrici della Casa delle donne del Mediterraneo);
Francesca R. Recchia Luciani (ordinaria di Storia delle filosofie contemporanee Uniba, responsabile della linea d’azione relativa alle questioni di genere Uniba, direttrice del Festival delle donne e dei saperi di genere);
Marida Leuzzi (funzionaria di banca – Convochiamociperbari );
Paola Martino (capo ufficio delegazione Disabili, Ripartizione didattica e Servizi agli studenti e componente Cug Unisalento);
Elisa Forte (giornalista, project manager Talenti Fuor d’acqua Torino);
Barbara Neglia (segretaria generale Filcams- Cgil Puglia);
Claudia Nigro (segretaria generale Filcams-Cgil Brindisi);
Paola Fresi (segretaria generale Filcams-Cgil Taranto);
Rosy Paparella (Formatrice, counselor, consulente centri antiviolenza, già Garante dei diritti dei minori Puglia);
Gabriella Genisi (scrittrice);
Luisa Giorgio (pensionata Uniba – Puglia);
Rossana Ruscelli (impiegata – coordinatrice di Convochiamociperbari);
Monica Mc Britton (docente Unisalento e presidente Cug Unisalento);
Alba Russo (assistente sociale, componente dell’associazione Donne in Corriera);
Teresa Masciopinto (funzionaria Banca Etica);
Marilu’ Mastrogiovanni (direttora Forum of mediterranean women journalist, docente di Giornalismo Uniba);
Rosanna Nicastri (architetta, fra le fondatrici dell’associazione Stati generali delle donne);
Laura Cima (referente Iniziativa femminista, scrittrice, già consigliera di parità Piemonte)
Associazione “Un desiderio in comune” (Bari);
Casa delle donne – Lecce;
Associazione Alveare – Lecce;
Associazione Donne giuriste Italia – Catanzaro;
Alessia Bausone (giurista, esperta in pari opportunità – Calabria)
Gianna Pentenero (educatrice ed assessore uscente della Regione Piemonte)
Amelia Andreasi (componente cda Istituto Gramsci – Piemonte)
Carla Tedesco (docente universitaria a Venezia, gia assessora all’Urbanisica del Comune di Bari);
Stefania Doglioli, co-founder Rete Safe;
Centro studi e documentazione pensiero femminile, Torino;ù

Rosa Cicolella è l’ex presidente delle Pari Opportunità della Regione Puglia

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