C’è tensione nell’azienda dei trasporti locale del Comune di Foggia Ataf tra il CdA e le forze sindacali. Dopo una lettera anonima nella quale alcuni autisti rilevavano la presenza di una impresa legata ad uno dei consiglieri del CdA addetta alla sanificazione che aveva portato ad un surplus di spesa, pari ad oltre 90mila euro, bypassando quindi i pulitori della stessa azienda assunti e ancora si dava notizia di una consulenza fiscale affidata senza avviso pubblico ad un commercialista parente dello stesso consigliere, arriva adesso una netta presa di posizione del CdA, denunciata ampiamente dalla sigla Filt Cgil, che annuncia lo stato di agitazione.
Ecco quanto si legge nella nota ufficiale del sindacato rosso, coordinato da Antonio Travisano.
Abbiamo ricevuto l’ultima nota del C.d.A. ATAF indirizzata alle OO.SS, con la quale viene comunicato che, in attesa dei prossimi DPCM relativi all’emergenza COVID-19, sono sospesi tutti gli incontri sindacali programmati per discutere le situazioni economiche aziendali e definire spettanze ed arretrati ai lavoratori oltre ad una serie di altre situazioni di criticità.
Pochi giorni or sono si è tenuta l’assemblea sindacale di ATAF, durante la quale abbiamo registrato un fortissimo giudizio critico nei confronti dell’operato di questo C.d.A., ricevendo dai lavoratori, il mandato di farci portavoce nei confronti dell’utenza, delle forze politiche e delle autorità competenti del grave stato di malessere e fibrillazione diffuso tra i dipendenti e della criticità organizzativa e operativa in cui versa la Società. ormai in disuso adattandoli alla meglioPochi giorni or sono si è tenuta l’assemblea sindacale di ATAF, durante la quale abbiamo registrato un fortissimo giudizio critico nei confronti dell’operato di questo C.d.A., ricevendo dai lavoratori, il mandato di farci portavoce nei confronti dell’utenza, delle forze politiche e delle autorità competenti del grave stato di malessere e fibrillazione diffuso tra i dipendenti e della criticità organizzativa e operativa in cui versa la Società.
Il clima interno all’azienda e sui luoghi di lavoro, specie nell’ultimo periodo, è diventato oltre modo invivibile. L’atteggiamento di questo C.d.A. nei confronti dei lavoratori è a dir poco vessatorio volto a volte a scalfire la dignità personale dei lavoratori, gli stessi lavoratori che malgrado tutto con infinito sacrificio tengono in piedi la baracca.
Quegli stessi lavoratori che, con immenso sacrificio mantengono viva l’ATAF.
Le officine non hanno ambienti climatizzati; gli addetti alla manutenzione dei mezzi si arrangiano smontando pezzi da circolari ormai in disuso adattandoli alla meglio o, come succede nella maggior parte dei casi, ingegnandosi con maestria in riparazioni di fortuna per permettere ai bus di circolare.
Gli autisti, quotidianamente, assumendosi una mole di responsabilità che non gli competono, cercano di fornire il miglior servizio possibile all’utenza su mezzi obsoleti e fatiscenti.
Una situazione al limite del collasso operativo che questa O.S aveva segnalato alla dirigenza aziendale in tempi non sospetti, chiedendo di formulare un piano di acquisto di pezzi di ricambio di ricambio, di programmare un piano riparazione dei mezzi e l’acquisizione di veicoli anche usati per far fronte all’obsolescenza dell’attuale parco macchine al fine di poter garantire una tranquilla ripartenza dei servizi di linea dopo il periodo estivo alla riaperture delle scuole
Nulla di tutto ciò è stato messo in campo.
La scrivente, con infinito senso di responsabilità, placando le forti fibrillazioni in atto tra i lavoratori, ha atteso che tutti i nodi venissero al pettine.
Giovedì u.s., si è tenuto l’ultimo incontro tra azienda e sindacati, nel corso del quale la scrivente oltre che riportare al C.d.A. il malcontento dei lavoratori per le questioni irrisolte ha chiesto dettagli in merito a diverse spettanze dovute ai lavoratori ma posticipate per “esigenze aziendali”. La dirigenza ha chiesto qualche giorno per fare i conteggi e per poi darci delucidazioni in merito alla liquidazione delle stesse. Poi, d’improvviso ha disdetto tutti gli incontri in attesa degli ultimi decreti ministeriali.
Siamo stanchi di sottostare a false promesse utili solo a prender tempo, stanchi di sottostare ad angherie di ogni specie. L’attesa dei nuovi DPCM si appare pretestuosa e strumentale.
La scrivente O.S. con la presente, chiede un incontro urgente con la Proprietà dichiarando fin da ora che la seguente nota è valida ai sensi dell’Art. 2 C della Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili e delle altre misure di cui all’art. 2, comma 1, l. n. 146/1990 come modificata dalla l. n. 83/2000 nel settore del trasporto locale.