“L’attivismo politico della sinistra deve partire dalle periferie”. Il Gd Gabriele Cela e i tour foggiani: “Contrasteremo Salvini sui contenuti”

by Antonella Soccio

Attesa febbrile per il comizio di Matteo Salvini questa sera a Foggia sul palco allestito davanti al Teatro Umberto Giordano, dopo il passaggio alla Lega del sindaco Franco Landella e la forte indignazione popolare che ha condotto alla manifestazione dei giovani e di tanta società civile insieme ai partiti di centrosinistra Sleghiamoci Foggia sotto a Palazzo di Città.

Non è ancora chiaro se i ragazzi e il gruppo social Foggia non si Lega, che conta più di 4mila iscritti, metteranno in campo delle proteste sullo stile campano di Torre del Greco, ma di certo il clima è caldo.

Gabriele Cela segretario dei Giovani Democratici da qualche tempo ha iniziato un tour nelle periferie foggiane, sempre più un corpo estraneo nella città, benché popolosissimo, per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’amministrazione comunale alla cura e alla tutela delle aree periferiche della città.

“L’attivismo politico della sinistra deve partire dalle periferie, essere presente sul territorio, nei quartieri più a rischio, farsi vedere e ascoltare i problemi dei ragazzi e della gente. C’è bisogno di servizi sociali, aiuto alle famiglie, centri di aggregazione sociale per ragazzi, con educatori preparati a prevenire la delinquenza e colmare il disagio sociale. Qualcuno pensa alle periferie solo durante la campagna elettorale. Penso che sia scorretto. La gente non dimentica! Non ha bisogno di operazioni di facciata, ma di essere ascoltata, vedere l’impegno e l’attenzione ai bisogni del territorio, di creare un rapporto di fiducia con esponenti politici che si impegnano per portare il cambiamento. Se i residenti delle periferie, che hanno tanti problemi, vedono l’impegno concreto degli attivisti politici, forse sarà possibile ricreare un rapporto di fiducia tra la politica e il tessuto sociale”, spiega Cela a bonculture.

I giovani foggiani, da tempo, vuoi perché vanno via, vuoi perché disinteressati alla politica abdicano ai soliti vecchi mestieranti della politica. La manifestazione e il gruppo possono essere una chiave di volta per cambiare le cose?

“Senza dubbio la nascita del gruppo facebook “Foggia non si lega” e la manifestazione di giovedì 27 agosto davanti a Palazzo di Città hanno attratto tanti ragazzi, sfiduciati, che non credono più in questo modo di fare politica. La politica non è nei palazzi, è tra la gente. L’attivismo politico della sinistra deve partire dalle periferie, essere presente sul territorio, nei quartieri più a rischio, farsi vedere e ascoltare i problemi dei ragazzi e della gente. C’è bisogno di servizi sociali, aiuto alle famiglie, centri di aggregazione sociale per ragazzi, con educatori preparati a prevenire la delinquenza e colmare il disagio sociale.“Senza dubbio la nascita del gruppo facebook “Foggia non si lega” e la manifestazione di giovedì 27 agosto davanti a Palazzo di Città hanno attratto tanti ragazzi, sfiduciati, che non credono più in questo modo di fare politica. La politica non è nei palazzi, è tra la gente. A Foggia in quella manifestazione si è materializzata l’indignazione, l’orgoglio di chi ama la sua città e esige servizi e cura del bene comune. Tanti ragazzi hanno capito che non possono più stare a guardare, aspettando un futuro migliore, perché come diceva l’attivista politico Ralph Nader, “se non ti occupi di politica, sarà la politica ad occuparsi di te”. Sono fiducioso che le nuove generazioni possano scoprire la passione per la politica e impegnarsi nell’attivismo politico”.

Ha fatto scalpore sui social anche una foto, segnalata dal Gruppo Ottavia, che si propone di riqualificare l’antica Masseria Pantano soffocata dall’edilizia privata contrattata, nella quale il sindaco Franco Landella insieme ad un candidato della Lega alle prossime regionali è ritratto davanti ad un circolo sul quale era issata una bandiera della Repubblica Sociale di Salò.

Da leghista anche repubblichino l’ex democristiano e azzurro il sindaco Landella?

“Appena ho visto questa foto sono rimasto sbalordito, fare un comizio con la bandiera della Repubblica Sociale non è un semplice errore, perché tutti sanno cosa rappresenta L’Aquila che si appoggia sul fascio, è una appropriazione dei valori di estrema destra, quei valori e quelle ideologie che rievocano un regime totalitario che ha causato morte e distruzioni durante il secondo conflitto mondiale per l’Italia e in particolare per Foggia”.

Ma Cela, che stasera sarà impegnato col Ministro Beppe Provenzano alla Festa dell’Unità ritiene che anche a Salvini sia garantito il diritto di parola.

“Siamo in campagna elettorale, tutti devono avere il diritto di esprimere il proprio pensiero come sancisce l’articolo 21 della nostra costituzione, gli avversari politici si devono contrastare sui contenuti, ma questo non è possibile se non ascoltiamo prima cosa hanno da dire, l’ultima parola spetta ai cittadini nelle urne”.

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