Rossana Di Bello, protagonista di una stagione azzurra «esaltante e irripetibile»

by redazione

Ex socialista, figlioccia dell’ex Ministro Claudio Signorile, Rosanna Di Bello, ex sindaca di Taranto era un portento nell’allora Forza Italia vincente del Sud Italia.

“La sindaca più bella d’Italia”, come l’aveva definita Silvio Berlusconi nel 2005 quando vinse al primo turno rieletta col 57,8% fu una prima cittadina che cambiò il look a Taranto in quella stagione dei sindaci, che come oggi, riusciva ad imprimere un cambiamento nelle città. Come tanti suoi colleghi beneficiò dei fondi del Piano Urban coi quali fece lastricare il cuore del borgo umbertino della città dell’Ilva. Della sua amministrazione si ricorda anche l’importanza per gli spazi pubblici, con il parco attrezzato Cimino sul mar Piccolo.

L’indagine sulle spese pazze per forniture al Comune la trascina nel vortice delle accuse di abuso di ufficio e falso ideologico e ne decretano la fine della sua esperienza politica, mentre Taranto scivolava nel commissariamento e nei debiti. Nemmeno dopo l’assoluzione con formula piena Rossana Di Bello volle tornare alle campagne elettorali.

La sua dipartita per Covid, una delle tante vittime che avrebbero potuto salvarsi se le vaccinazioni avessero seguito un ordine anagrafico anziché di categorie sociali, ha lasciato tutti sgomenti. Il mondo politico che le era stato accanto in quegli anni la ricorda con commosso affetto.

Tra questi l’ex assessore regionale della Giunta Fitto Enrico Santaniello, che come lei era un outsider della politica politante pescato dalle professioni e dal mondo del fare. Il suo saluto è toccante.

“Ciao Rossana, amica e compagna di un’avventura contraddistinta dall’entusiasmo e dalla voglia di fare per una Puglia che ci appariva spenta e senza speranze. La tua morte, dolorosa e solitaria come solo il Covid sa dare, ci ha resi orfani della protagonista di un’esperienza esaltante, forse ingenua, ma così fortemente entusiasmante e irripetibile, di cui oggi non si trova l’eguale. Il tempo, galantuomo come sempre, ti ha dato ragione; ma non poteva cancellare i segni di ciò che hai subito.

Prima assessora della Regione Puglia e prima sindaca di una città capoluogo in Puglia. Grazie per l’amicizia che mi hai donato. Ti voglio bene”.

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