Un gruppo di autisti dell’azienda di trasporto pubblico locale foggiano Ataf, in una lettera firmata “I lavoratori Ataf”, lamenta le attuali azioni di comunicazioni del CdA presieduto dall’avvocato Giandonato La Salandra.
“Il CdA pubblicizza a tutto spiano la nuova campagna abbonamenti, dando tanto risalto all’utilizzo dei voucher rinvenienti dai rimborsi dovuti al periodo Covid. Tutto bellissimo. Ma per una persona non addetta ai lavori. Questo sarebbe importante se non si tenesse conto del fatto che, accantonando tutte le leggi del momento, che sanciscono che tutte le aziende di trasporti pubblico locale devono fornire all’utenza il servizio a pieno regime, senza più riduzione di corse e limitazione di orari”, scrivono gli autisti.
Ma rilevano anche che la “governance Ataf, per problemi di gestione del parco rotabile, sopprime linee per periodi indefiniti, a danno nostro e a danno di chi paga biglietti e abbonamenti, contando sull’utilizzo di quelle linee”.
“La Regione continua a pagare all’azienda il costo di queste linee anche se non escono”. Stando ai numeri che diffondono gli autisti ogni giorno mediamente non escono 7 corse a “causa dell’inefficienza del parco rotabile”.
L’azienda ha soppresso ufficialmente 4 linee nella turnazione non scolastica rispetto allo scorso anno, ma per effetto diretto della manutenzione di un parco macchine ormai disastrato qualche linea salta, con la media di 3 o 4. E si arriva alle 7 linee in meno denunciate dagli autisti.
Si preoccupano i lavoratori Ataf, spesso al centro di atti di violenza. “Tutti questi disservizi non possono e non devono essere imputati né a noi autisti né e agli altri operai delle officine. Le cause sono da ricercare nelle gestioni dei vari CdA Ataf e dell’apparato tecnico. È doveroso da parte nostra informare la cittadinanza e chi di dovere sulle criticità e le difficoltà che ogni giorni noi dipendenti Ataf affrontiamo. Nei limiti delle nostre possibilità continueremo ad offrire il miglior servizio possibile ai cittadini”.