Politiche di controesodo dall’Anci per i Piccoli Comuni. L’identikit della “piccola” Italia

by redazione

Le Politiche di controesodo sono state al centro del ‘Manifesto di Gornate’ approvato al termine della XIX conferenza nazionale Anci che si è svolta il 5 luglio nel piccolo centro del varesotto.

I Piccoli Comuni sono oggi 5.500  (il 69% dei 7.914 comuni italiani ha meno di 5.000 abitanti)

Oltre 10 milioni di cittadini risiede nei Piccoli Comuni (il 17% della popolazione italiana).

Più della metà del territorio italiano (54%) è governato dai sindaci dei Piccoli Comuni.

I Piccoli Comuni sono presenti al nord come al sud. Tuttavia è nelle regioni Piemonte e Lombardia che la loro presenza è particolarmente rilevante.

Ma è soprattutto nelle percentuali che il peso dei Piccoli Comuni può considerarsi.

In Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo, Molise, Calabria, Sardegna, oltre l’80% dei Comuni non raggiunge i 5.000 abitanti.

In molte regioni oltre il 70% della superficie territoriale ricade sotto il controllo dei Piccoli Comuni.

Negli ultimi 5 anni i Piccoli Comuni continuano a perdere popolazione ( -3%, pari a 307.704 residenti in meno tra il 2012 e il 2017).

Nello stesso periodo i comuni > 5.000 abitanti hanno avuto un saldo positivo di oltre un milione di unità, corrispondente ad un +2,2%.

Tra i Piccoli Comuni i più piccoli, quelli con una popolazione inferiore a 1.000 residenti, risultano stazionari.

Alcuni Piccoli Comuni negli ultimi anni (2011/17) hanno avuto un incremento di popolazione superiore alla variazione demografica italiana nello stesso periodo (1,77%).

Sono questi quelli che chiamiamo i comuni del Controesodo possibile. Sono 965 Piccoli Comuni presenti in tutte le regioni italiane, ma la cui incidenza è rilevante in Trentino Alto Adige (45% dei Piccoli Comuni), in Lombardia (29%) e in Valle d’Aosta (21%).

Le Unioni di Comuni sono 581 (fonte Ministero dell’Interno 2019).

I Comuni aderenti alle Unioni non sono solo Piccoli; infatti a fronte di 3.089 Comuni aderenti alle Unioni, 2.441 sono Piccoli Comuni e 648 sono comuni con popolazione > 5.000.

Il maggior numero di Unioni è nata tra il 2002 e il 2016. Negli ultimi due anni si è avuto un rallentamento nella costituzione di nuove Unioni (10 Unioni in totale tra il 2017 e il 2018).

Le fusioni di Comuni sono in costante crescita. Se dal 1991 al 2012 si sono registrate solo 8 fusioni (che hanno interessato 21 comuni), negli ultimi anni il processo sembra accelerare.

Nel 2014 ci sono state 24 fusioni, 27 nel 2016.

Nell’anno in corso (e siamo ancora nel primo semestre del 2019) sono già avvenute 25 fusioni, che hanno interessato 59 comuni.

47.317 è il numero complessivo del personale dipendente a tempo indeterminato nei Piccoli Comuni italiani.  Un numero apparentemente alto, tuttavia il numero medio di dipendenti per 1.000 residenti è nei Piccoli Comuni di molto inferiore alla media italiana: 4,8 dipendenti per mille abitanti nei Piccoli Comuni, 5,4 nei complesso dei comuni italiani.

Valle d’Aosta e Sicilia le regioni con il rapporto dipendenti/popolazione  più alto; Lombardia e Piemonte le regioni con i valori più bassi.

Per il presidente Anci Antonio Decaro l’importanza del risultato ottenuto con la Legge Realacci è ancora da sottolineare.

“Ha sicuramente rappresentato un passaggio fondamentale per i piccoli Comuni avendo riconosciuto la loro specificità ma adesso dobbiamo darle attuazione. E per farlo – spiega il presidente Anci – servono le risorse ma anche le semplificazioni. La legge ‘Liberiamo i sindaci’ è stata depositata con primo firmatario Roberto Pella ma ora dobbiamo arrivare alla sua approvazione. Nel frattempo – ricorda – grazie ad una interlocuzione con i due vice ministri Garavaglia e Castelli siamo riusciti a spostare al 2021 gli obblighi legati alla contabilità economico patrimoniale per i piccoli enti.

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