Quattro opere murarie e il sole del futuro di Viola Gesmundo nella Community Library del Poerio

by redazione

La Community Library del Liceo Poerio a Foggia ha quattro temi per quattro corner e quattro biblioteche diverse, per quattro coloratissime opere murarie di Viola Gesmundo e due enormi trompe-l’œil realizzati con gli scatti della fotografa Monica Carbosiero.

Pugliese, foggiana, con uno studio a Torino, Viola Gesmundo è molto nota per un suo celebre lavoro per la Cgil per la quale ha adattato il famoso quadro Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo inserendo i braccianti migranti della raccolta del pomodoro.

“Come per quel lavoro per il sindacato, ho voluto portare avanti il ricordo del Tavoliere con tutti i simboli della Puglia. Nel corner sulla natura i colori sono il rosso dei pomodori, il verde dei prati. In tutti e quattro i dipinti c’è il sole, per guardare in avanti, sono appena tornata da New York, lì parlo sempre della mia terra d’origine e del suo calore”, ha spiegati Gesmundo a bonculture.

Nelle schede tecniche delle opere si rintraccia il senso di un lavoro che conferisce alla scuola un aspetto fresco e molto innovativo.

Nel primo murales intitolato DOVE VIVONO GLI ESSERI UMANI ci sono tematiche come l’ambiente, la natura e la scienza. Prevale il colore verde che indica equilibrio ed è da sempre associato alla natura. C’è una donna nel prato in una situazione di quiete, immersa nella lettura e circondata da piante. Sono presenti diversi simboli collegati a Foggia, nel presente e nel passato, il grano, il cotone ed i pomodori. Il verde con il giallo ed il rosso sono anche colori legati all’immaginario del sud Italia. Il sole, presente in tutti e quattro gli spazi dipinti, è sempre di colore giallo, rappresenta il futuro, è come una bussola alla quale bisogna sempre volgere lo sguardo. Mettendosi al centro dello spazio e guardando verso il corridoio sulla destra si può vedere il secondo sole sopra la piana color indaco. Anche le piante disegnate su entrambe le pareti sono rivolte al sole e come una freccia incitano a procedere nella passeggiata nella scuola

Il secondo murales “CHI SONO GLI ESSERI UMANI” ha come tematica le scienze umane, l’antropologia e la pedagogia. L’illustrazione di questo spazio letterario, di circa 340 mq, è collegata all’opera precedente da una linea gialla ondulata che tiene insieme idealmente il primo sole giallo, quello del secondo spazio nel corridoio ed infine il muro principale. Il sole è retto dalla mano di un gigante mentre un’altra mano regge un libro, gestualità di un dialogo immaginario. Una sinuosa fascia indaco parte da terra e pervade lo spazio, è la piana del tavoliere o un mare, l’occhio di chi osserva può scegliere da quale suggestione farsi prendere. Il colore indaco rappresenta la capacità di osservare e di comprendere al meglio la realtà circostante senza perdere l’ascolto interiore. L’illustrazione si è adattata alle forme della stanza ma anche agli ingombri già presenti, armadietti e distributori automatici. In corrispondenza di questi, e quasi a riprendere colori e forme degli stessi, sono rappresentate montagne grigie con texture viola. Il viola rappresenta il colore dell’empatia e suggerisce l’identificazione con il prossimo. Se si alza lo sguardo sopra i monti si notano varie cittadine arroccate attorno al Tavoliere. C’è un altro sole ma è rosso ed indica la luna ed il passato. La porta di sicurezza con sopra il sole giallo è stata colorata indaco sul fronte e sul retro così da adattarsi allo sfondo sia da aperta che chiusa ed interagire con lo spazio.

Storia filosofia, attualità, arte per il terzo murales. La fascia viola nella parte bassa della stanza rappresenta il Tavoliere, vi si legge il “profilo dell’indiano”, il viso nascosto che ci sembra di intravedere guardando lo skyline del monte Gargano scendendo da Mattinata all’altezza di Manfredonia andando verso Foggia. Sempre sul muro destro, tra il viola s’intravedono l’azzurro del mare, una sedia vuota girata verso il sole, il paesaggio e il profilo dell’indiano. Quest’ultimo è girato dalla parte sbagliata come a guardare lo spettatore o un filosofo immaginario seduto sulla sedia defilata sulla destra. Guardando solo alla parte bassa la sensazione potrebbe essere quella della riflessione in quiete, in pace, ed è data dall’azzurro del mare, il viola invece sta ad indicare la capacità di abbracciare una situazione con un pensiero capace di unire gli opposti, la sedia e le due persone sulla sinistra. La figura più alta ha fatto una foto al sole con la sedia tramite un dispositivo tecnologico, la seconda, più piccola, disegna una barca su un foglio. La barchetta di colore giallo indica l’attualità, i migranti e le navi in mare. Il messaggio è duplice: è essenziale prendersi del tempo per riflettere e guardare verso l’infinito ma lo è altrettanto guardare al contesto e all’attualità. É importante anche riportare e rappresentare, con qualsiasi mezzo a disposizione, ciò che ci circonda, dichiararsi testimoni.

Infine COSA FANNO GLI ESSERI UMANI per lo spazio Letteratura, Romanzi, Resoconti, Poesie di circa 8 mq. In primo piano ci sono due figure poste in posizione simmetrica che parlano tra di loro; i volti, che hanno caratteristiche atemporali, sono differenziati per colore, gli stessi presenti negli altri spazi. Lo sfondo è ripreso da un’antica mappa di Foggia risalente alla fine del XVII secolo. In questa rappresentazione è tracciata via Arpi, l’antica strada dei commerci che collegava, attraverso i due archi posti agli estremi della via, la città con l’esterno. Risalta un gran sole giallo, fonte di vita, presente anche in tutti gli altri spazi, a simboleggiare il futuro.

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