Collaudi conclusi, si lavora ad una rianimazione Covid nel nuovo Deu del Policlinico di Foggia

by redazione

“Oggi abbiamo raggiunto 196 contagiati in una sola giornata. È evidente che la ripresa di tutte le attività in tempo di pandemia, la riapertura delle scuole, il ritorno delle vacanze, hanno determinato un innalzamento dei contagi. Si tratta in gran parte di persone asintomatiche o paucisintomatiche, quindi al momento non c’è uno stress della struttura ospedaliera e nessuna particolare preoccupazione. Però il virus circola e circola con grande intensità. Ed è evidente che bisognerà prendere dei provvedimenti, non solo mettere la mascherina sempre quando c’è un contatto ravvicinato con altre persone. Bisognerà fare in modo, ad esempio, che il trasporto scolastico possa essere meno stressato, ipotizzando anche orari delle lezioni sfalsati: i mezzi pubblici non sono aumentati anche perché il governo non ha ritenuto di stanziare nemmeno un euro per rafforzare il sistema del trasporto pubblico e scolastico, e questi sono elementi che vanno aggiustati. Attendiamo questo DPCM. La struttura ospedaliera pugliese, comunque, sta reggendo bene anche se, com’è ovvio, c’è grande attenzione nel rafforzarla ulteriormente in questi giorni”.

Così commenta il bollettino odierno il direttore del dipartimento sanitario della Regione Puglia Vito Montanaro. Da parte sua il professore e assessore Pier Luigi Lopalco rileva: “Come abbiamo imparato in tanti mesi di esperienza, non è il dato di una giornata che deve essere valutato, ma l’andamento della curva nel suo complesso. Il dato di oggi è legato alla casuale coincidenza di un aumento di casi in due province. È una situazione da monitorare attentamente che deve comunque invitare tutti noi alla massima attenzione e prudenza”.

Critica la situazione a Foggia, dove, come ha spiegato il DG ASL Foggia, Vito Piazzolla, La ASL Foggia è impegnata nel monitoraggio continuo della criticità creatasi all’interno della sede del Don Uva dove ieri sono risultati positivi al COVID 35 ospiti e 9 operatori sanitari.

Il 90% degli ospiti è al momento asintomatico, solo il 10% ha pochi sintomi ed è stato isolato in un’ala della struttura di Via Lucera. È escluso che i malati possano essere trasferiti in reparti di lungodegenza, a cominciare dal Lastaria di Lucera, dove come ha evidenziato il primario Massimo Zanasi a bonculture si trattano solo anziani Covid free, per non interrompere le cure per altre patologie.

Qualora gli ammalati del Don Uva dovessero aggravarsi sarebbero trasferiti al D’Avanzo.

Intanto nei giorni scorsi tutta l’equipe Covid foggiana ospedaliera ed universitaria ha fatto visita per un sopralluogo ad un piano del nuovo ospedale in costruzione nella cittadella del Policlinico, il Deu. Sono stati ultimati, come ha confidato lo staff tecnico e ingegneristico della direzione dei lavori, tutti i collaudi, che hanno avuto esito positivo.

Presto potrebbe essere allestita al Deu una nuova rianimazione Covid.

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