Strettamente personale: un Comune poco parco

by Enrico Ciccarelli

Salve. Parlerò della vicenda di Parco San Felice, meritoriamente fatta emergere da Lucia Aprile e dal Comitato Società Civile provando ad evitare i toni dello scandalo e dell’indignazione. Non voglio quindi fare il processo alle intenzioni della società privata che ha presentato il progetto, né a quelle della struttura burocratica che l’ha autorizzato. Do anzi per scontato che l’unico desiderio di chi ha presentato questo progetto e di chi lo ha autorizzato sia quello di riqualificare l’area, di dotare la città di nuove occasioni di pratica sportiva, sia pure a pagamento.

Non essendo un architetto, un urbanista o un amministrativista, prendo con beneficio di inventario le affermazioni, che pure mi sembrano molto convincenti e qualificate, secondo cui la destinazione d’uso dell’area renderebbe illegittimo l’intervento.

Vorrei solo riflettere, insieme a voi, su un punto che mi pare incredibile. Davvero possiamo passare disinvoltamente da una manifestazione di interesse per la gestione e manutenzione di un campo da calcetto alla realizzazione di una specie di Allianz Stadium in sedicesimo, con le tribune, il bar, la palestra e così via?

E possiamo decidere che un terzo o un quarto di uno dei più importanti polmoni di verde della città sia sottratto alla fruizione dei cittadini per quasi un decennio senza un minimo di discussione pubblica, addirittura, pare di capire, senza alcun atto di un organismo collegiale, cioè una delibera di Giunta o di Consiglio?

Se questo progetto fosse il migliore del mondo, un’opera capace di additare la città all’ammirazione dell’Italia e dell’Europa, questo modo di procedere sarebbe sbagliato e incompatibile con una comunità democratica. È inimmaginabile e inaccettabile che Parco San Felice sia sottratto alla disponibilità dei cittadini (perché di questo si tratta) relegando non solo i cittadini stessi, ma il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale al ruolo di spettatori?

Noi pensiamo di no. E crediamo debba esserne convinto anche il sindaco Landella, visto che, magari con altre motivazioni, ha posto con forza quella che ha definito una questione di legalità per Parco Città, il consorzio di associazioni che gestisce la struttura già presente nel parco. E io, che sono totalmente dalla parte di Parco Città per il buon lavoro che ha fatto, penso che la gara si debba fare al più presto, proprio per dare certezza agli operatori. Mi suona un po’ bizzarro che lì si debba fare una gara e per il mini-Allianz basti una firma. Attendiamo con cortese urgenza lumi. Alla prossima.

“Strettamente personale” è la rubrica del giornalista free lance Enrico Ciccarelli. “Incursioni estemporanee” per recensire eventi culturali o commentare vicende politiche locali e nazionali, o proporre riflessioni di varia natura.

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