Strettamente personale. Non basta mandare Iaccarino dietro la lavagna

by Enrico Ciccarelli

Salve. Come si usa dire ci metto la faccia, per brutta che sia, per chiedere sommessamente a Leonardo Iaccarino di smetterla di farsi del male, come mi pare stia facendo, con evidenti risultati, da San Silvestro a oggi. Mi congratulo con lui per l’affetto che dice di ricevere, e sono sicuro che questo affetto perdurerà anche quando avrà lasciato un ruolo, quello di presidente del Consiglio Comunale, per il quale –purtroppo- è risultato inadatto e inadeguato.

Stare in Paradiso a dispetto dei santi è raramente una buona idea, e penso che resistere fino all’inevitabile cacciata non sia un’idea compatibile con l’intelligenza che gli riconosciamo. Anche il tentativo di rivalsa nei confronti del sindaco sa di poco, a parte la deplorevole e inqualificabile chiamata in causa di una persona scomparsa. Sia perché l’eventuale torto del primo cittadino non comporta la ragione di Iaccarino, sia perché Franco Landella, piaccia o no, ed è una cosa che a me non piace per niente, è sindaco per sovrano volere dei cittadini, e non per quello– rispettabilissimo, ma assai diverso- dell’assemblea consiliare.

Tralasciando questo spettacolo poco edificante, che può riassumersi nella saporosa espressione dialettale “m’nars i form’ mbacce”, penso che il sindaco Landella e i consiglieri di maggioranza debbano riflettere. Credono davvero che Foggia possa andare avanti così per tre anni e mezzo? Con turbinosi cambi di casacca, il più clamoroso dei quali ha riguardato proprio il sindaco, rimpasti a cadenza bisettimanale e una totale assenza di visione? In una città che vive assediata dall’inciviltà, dal vandalismo, dalla criminalità organizzata e non? Che soffre con particolare virulenza le conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia? Io penso proprio di no. E non basterà mandare quel cattivone di Iaccarino dietro la lavagna, se l’andazzo resterà questo. Avete ricevuto dagli elettori un mandato ad amministrare, non a litigare. Se siete capaci, fatelo. Sennò, sgombrate il campo e risparmiate alla città la vergogna suprema di uno scioglimento deciso da altri. Grazie.

“Strettamente personale” è la rubrica del giornalista free lance Enrico Ciccarelli. “Incursioni estemporanee” per recensire eventi culturali o commentare vicende politiche locali e nazionali, o proporre riflessioni di varia natura.

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