Votiamo l’abbazia di Kàlena come “Luogo del cuore” FAI 2022

by Teresa Rauzino

Il FAI, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, lancia l’undicesima edizione de “I Luoghi del Cuore” e chiama gli italiani a partecipare ancora una volta al più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano, che dal 2003 ha raccolto 9,6 milioni di voti in favore di oltre 39.000 luoghi in più di 6.500 comuni: luoghi cari, da salvare dall’abbandono, dal degrado o dall’oblio, perché siano recuperati e valorizzati, conosciuti e frequentati. Dal 12 maggio al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare i propri luoghi del cuore e spingere più persone possibile a votarli, perché quanti più voti avranno, tanto più potranno accedere al finanziamento messo a disposizione dal FAI grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo per un progetto di restauro e valorizzazione.

Attraverso “I Luoghi del Cuore” il FAI incoraggia e stimola ciascuno a fare la sua parte, e rende protagoniste le persone che i luoghi li abitano, li amano e possono salvarli, recuperandoli e trasformandoli in meglio, per il bene di tutti.

In un momento di grande cambiamento per la crescita dell’Italia, imposto dalla transizione ecologica e favorito dal PNRR, il FAI offre ai cittadini la possibilità concreta di contribuire alla trasformazione a partire dai luoghi che sono patrimonio di storia, arte e natura del Paese, in cui le comunità locali si riconoscono e si identificano, e che potrebbero essere leve efficaci per lo sviluppo.

Noi voteremo per l’Abbazia di Kàlena, di cui auspichiamo il recupero dal lontano 1997, data di costituzione del Centro Studi Giuseppe Martella.

Per chi non la conoscesse, ecco una breve scheda sulle peculiarità del luogo.

Il complesso badiale benedettino di Kàlena, situato in prossimità di Peschici (Foggia), presenta due chiese intitolate alla Madonna delle Grazie, ed è un’importante testimonianza dell’architettura romanica internazionale. Fonti scritte attestano la sua esistenza già nell’XI sec.; il luogo fu retto dai Benedettini, a cui subentrarono i Cistercensi nel 1255 e i Canonici Regolari Lateranensi nel 1412. Questo complesso esercitava un forte ascendente su tutto il Gargano, tanto da richiamare l’attenzione di uno dei centri nevralgici della cultura italiana altomedievale, l’abbazia di Montecassino. Dopo un periodo florido, l’Abbazia cominciò a decadere nella seconda metà del Quattrocento. Da un punto di vista architettonico, la struttura di Santa Maria di Kàlena risulta particolarmente stratificata: ad oggi dell’Abbazia rimangono per lo più le mura di cinta, ciò che resta del chiostro, il pozzo del 1561, la fabbrica del capitolo e dei dormitori e le due chiese, a una delle quali manca la copertura, mettendo in evidenza capitelli ed affreschi che le intemperie e l’umidità stanno lentamente cancellando. Attualmente l’Abbazia è sempre chiusa al pubblico, salvo l’8 di settembre quando il Capitolo e la popolazione organizzano un “cammino verso Kàlena” con recita del Santo Rosario nei pressi del luogo.

Kàlena versa da anni in stato di grave degrado. Di proprietà privata, non ha subito in tutti questi anni interventi di recupero importanti, nonostante il pressing sulle Istituzioni preposte alla tutela. Da ricordare solo un’ingiunzione in tal senso da parte della Sovrintendenza ai Beni architettonici di Foggia, che effettuò alcuni sopralluoghi nel 2012 e in anni più recenti. I cittadini sono molto affezionati all’Abbazia e vorrebbero garantirne il recupero e la valorizzazione. Infatti l’Abbazia dal 2004 viene segnalata dal Centro Studi Giuseppe Martella al censimento dei luoghi del cuore del FAI.

Alla voce degli studiosi e della popolazione si è unita quella dell’Arcivescovo emerito di Lecce, monsignor Domenico D’Ambrosio, che inviò un accorato appello al Ministro dei Beni Culturali Franceschini. Finora inascoltato.

Chiediamo a tutti voi di votare l’abbazia di Kàlena come luogo del cuore FAI 2022.

Kàlena non deve morire!

Link per votare on line Abbazia di Kàlena:

https://fondoambiente.it/luoghi/abbazia-di-kalena?ldc

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