La misteriosa pietra della fertilità

by Carmine de Leo

In tutta la penisola italiana, ogni regione ha le sue pietre magiche ed a mero esempio citiamo quelle di Oropa e di Bismantova e tantissime altre, tutte protagoniste di miracoli ed episodi a volte inspiegabili, che le hanno rese famose e meta di pellegrinaggi nei secoli passati ed ancora oggi rappresentano in realtà delle ottime attrazioni turistiche.

Nella Puglia, in particolare nel Salento, presso la cittadina di origine greca Calimera, nell’antica chiesa medievale dedicata a San Vito martire, esiste un piccolo monolite calcareo infisso nel pavimento alto circa un metro e caratterizzato da un foro circolare dal diametro di circa 30 centimetri.

Questa particolare conformazione del monolite ne ha fatto il protagonista millenario di culti legati soprattutto alla fertilità femminile.

Il monolite, chiamato la sacra roccia o la pietra sacra era anticamente legato, molto probabilmente, alla serie di culti della Dea Madre, la Terra!

Con l’avvento del Cristianesimo, questa pietra sacra, che originariamente pare fosse posta al centro della cittadina di Calimera.

Secondo la tradizione orale vi furono dei tentativi di trasferire, ma possiamo dire rubare, la roccia sacra, da parte di alcuni cittadini di un paese vicino, Martano.
La pietra magica, vuoi per il troppo peso, oppure perché affezionata al paese di Calimera, caricata su un carro trainato da alcuni buoi, appena raggiunta la periferia di questo paese, si bloccò e i ladroni fuggirono spaventati abbandonando l’impresa.

Fu così che gli abitanti di Calimera decisero di erigere intorno alla pietra la chiesetta dedicata al martire siciliano Vito.

Il culto di San Vito martire è molto diffuso nel Salento perché collegato ai balli delle tarantolate, in quanto questo Santo è il protettore dei danzatori.
La chiesetta che sorge nei pressi di un boschetto, è molto frequentata il giorno del Lunedì dell’Angelo, meglio conosciuto come la Pasquetta.

In questa occasione i numerosi fedeli possono cimentarsi nell’attraversare con il proprio corpo il foro che si apre nel monolite ed inspiegabilmente, pare che tutti riescono ad attraversarlo, anche se di corporatura più robusta dei soli 30 centimetri del diametro di questo magico foro!

Questo rito antichissimo si perde nella notte dei tempi ed è collegato alla fertilità.

Riuscire ad attraversare la pietra è di buon auspicio per le giovani spose e future mamme.

Ma anche la fertilità della terra stessa non è da dimenticare e molti contadini si cimentano ancora oggi nell’attraversamento del foro della pietra sacra per assicurare fertilità ai propri terreni.

Il rito può essere svolto solo un giorno all’anno, quello della Pasquetta, quando frotte di famigliole si recano nel vicino bosco della chiesa, aperta per l’occasione, a trascorrere la giornata all’aperto.

La sacra roccia di Calimera conservata nella chiesa di San Vito è un eccellente esempio di come nel tempo antiche ritualità pagane e credenze magiche, si sono fuse e sono state assorbite dalla religiosità popolare attratta da tutto ciò che si presenta inusuale e strano ai suoi occhi.

E’ questo il caso della pietra magica di San Vito, oggetto di culto da tempi immemorabili, che ancora oggi, vuoi per curiosità, oppure per scaramanzia, attrae molti visitatori da Calimera e da vari paesi del Salento.

Del resto, le meraviglie della natura, come questa strana pietra considerata sacra, hanno sempre fatto presa sui sentimenti religiosi delle popolazioni.

Alla roccia sacra, che con il suo foro rievoca nell’immaginario collettivo l’organo femminile, sono attribuiti vari miracoli collegati in particolar modo alla nascita di figli che tardavano a venire.

Le giovani spose, infatti, vuoi perché tardavano a restare incinte, oppure per augurarsi parti abbondanti e la salute dei piccoli nascituri, si recavano numerose a Calimera a venerare San Vito Martire e la sua pietra sacra il giorno della Pasquetta.

Ancora oggi, pur se con minore frequenza, la tradizione si rinnova e, dopo la visita in chiesa, i visitatori onorano la festa con improvvisati balli.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.