Quella Giulietta e quel Romeo nella Bari vecchia e l’arco del meraviglioso amore!

by Carmine de Leo

La città di Bari nel seicento era già da tempo un fiorente porto commerciale del Mediterraneo.

Caratteristica questa che attirava nella città parecchie famiglie d commercianti da altre regioni italiane ed anche dall’estero.

Il porto ed i suoi scambi, soprattutto con la penisola dei Balcani e il Medio Oriente, contribuivano a fare di Bari un emporio di prodotti anche rari, che provenivano da paesi lontani.

In quell’epoca, la città fioriva nel circuito delle vecchie mura sotto l’ala protettrice del castello e fra le viuzze, piccole piazze, chiese e palazzi gentilizi della Bari vecchia non era difficile ritrovare le eleganti dimore di famiglie originaria di altre città e ormai stabilitesi definitivamente a Bari.

Una di queste era la famiglia Meravigli, casato di ricchi commercianti di tessuti originario della lontana Milano, che aveva preferito alle nebbie della Padania il bel sole di Puglia.

Meravigli o Meraviglia era il loro cognome, che rispecchiava anche in fondo la “meravigliosa” bellezza della loro figlia Matilde, in fanciulla in fiore che non passava inosservata tra le vie della città.

Fra le vecchie strade del centro storico viveva e lavorava anche, non lontano dal palazzo della famiglia Meravigli, un bel giovane, Nicola, figlio di un modesto artigiano, che aveva la sua casa e la sua bottega proprio di fronte al palazzo della ricca famiglia Meravigli.

I due giovani si conoscevano di vista sin da piccoli, cresciuti nella stessa strada e, ormai adolescenti, i loro sguardi s’incontravano sempre più frequentemente fino a quando Cupido scoccò le sue frecce.

Purtroppo, però, nell’amore molte volte vi è sempre qualche ma! e questa volta si trattava della differenza sociale dei due innamorati: Matilde bella e ricchissima e Nicola, seppur aitante giovanotto e rubacuori di tutte le fanciulle del vicolo, era pur sempre il figlio di un piccolo artigiano che viveva dignitosamente del suo lavoro, ma non era certamente benestante.

I contrasti fra le due famiglie erano evidenti ed entrambi erano stati consigliati da diversi parenti ed amici a non coltivare un amore impossibile.

Allwe frecce di Cupido, però, non vi è medicina efficace che riesca a guarire i cuori innamorati.

Nicola e Matilde…uno sguardo, un saluto, brevi scambi di parole e giunsero infine ad incontrasi!

Ad un primo appuntamento ne seguirono bel presto altri, aiutati da alcuni fedeli amici, i due giovani si vedevano di nascosto molte volte nei retrobottega di altri artigiani e in quei pochi minuti conquistati si promisero l’un l’altra eterno amore!

Intanto, Matilde, ormai in età di sposa, era stata destinata dalla sua famiglia ad un rampollo di altro ricco casato barese e sua madre aveva avuto l’incarico di comunicarlo alla bella figliola.

Matilde, saputa la brutta notizia, cadde nella più nera disperazione.

Le voci dei suoi incontri segreti col bel Nicola arrivarono presto anche alla sua famiglia, che per troncare la relazione della ragazza, la relegò in casa.

Quasi fosse un bel quadro d’ammirare, Matilde passava le sue ore incorniciata dalle eleganti finestre del suo palazzo, sperando di scorgere giù in strada il suo Nicola.

Questi, intanto, era stato rimproverato dal padre, a sua volta redarguito dai Meravigli, per non aver saputo tenere a freno il proprio figlio e non essere riuscito a fargli troncare la relazione con la bella Matilde.

La storia dei due giovani somigliava sempre di più a quella degli sfortunati Giulietta e Romeo di Shakespeariana memoria, ma buon per loro, non terminò tragicamente.

Siamo nel Seicento e la mentalità della popolazione di Bari, porto di mare aperto a sempre nuove esperienze e incroci di popolazioni e ceti sociali, era molto più benevola di quella veronese ove si svolse la tragedia di Giulietta e Romeo.

La luce della solare Puglia dominava la scena che vedeva protagonisti Matilde e Nicola e l’epilogo della storia d’amore avrà un lieto fine!

Entrambi, disperati per la separazione forzata cui erano stati costretti dalle loro famiglie, pregarono una Madonnina che gli sorrideva da una piccola edicola devozionale posta si una parete del vicolo ove abitavano, una delle tante sparse per le stradine di Bari vecchia, frutto della religiosità popolare.

La Madonnina che aveva seguiti naturalmente tutta loro storia, impietositasi dei due giovani innamorati, pensò bene in una notte sola di realizzare un miracolo!

Nel giro di poche ore senza luce, infatti, costruì un bellissimo arco per unire le due abitazioni dei giovani, affinché essi potessero ancora abbracciarsi e così fu per buona pace delle due famiglie che, infine, nonostante tutto, permisero il matrimonio fra Matilde e Nicola!

Questa è la trama a buon fine della leggenda seicentesca, ma la storia vera ci fa sapere che quest’arco, ancora oggi esistente nel cuore del vecchio centro storico di Bari, fu costruito in realtà per unire due palazzi appartenuti entrambi alla ricca famiglia dei Meravigli, ma la tradizione popolare che tutto ammanta di pathos ha generato nei secoli la bella storia di Matilde e Nicola, i due Giulietta e Romeo baresi!

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