Una singolare storia di spionaggio con l’Est dell’Europa

by Carmine de Leo

Nel corso della II guerra mondiale a Foggia furono realizzati decine di aeroporti militari, che confermarono l’enorme importanza strategica della Capitanata, ove erano assiduamente sotto controllo tutte le attività politiche di quei cittadini considerati dai servizi segreti come soggetti a rischio, o perché iscritti all’allora Partito Comunista Italiano, oppure solo perché avevano legami con i paesi oltre la cortina di ferro.

Lo stato di allerta del personale dei servizi segreti militari Italiani nel dopoguerra era molto alto nel nostro territorio e proprio degli anni Cinquanta, veniamo a conoscenza da note di cronaca pubblicate nell’aprile del 1954 sul periodico Epoca e da una serie di documenti riservati conservati presso l’Open Society Archivies dell’Università Centrale Europea di Budapest, che erano stati arrestati a Foggia con l’accusa di spionaggio alcuni membri di una organizzazione di spie che aveva sede in Cecoslovacchia a Praga e Brno ed era attiva soprattutto nell’Italia Meridionale.

Dalla documentazione dell’epoca apprendiamo che: After long and patient investigation, the police of the counterintelligence service in Foggia, arrested some ten persons, including a womandopo un’indagine lungae paziente, la poliziadel servizio dicontrospionaggiodi Foggia, (l’allora SIFAR),ha arrestatouna decina dipersone, tra cui una donna.

In un primo tempo, non tutti i nomi degli arrestati furono resi pubblici, ma solo quelli del chief of the spy ring, capo della rete spionistica, tal Davide Fiscarelli, meccanico di Foggia iscritto al Partito Comunista Italiano e di alcune altre spie tutte di Foggia, quali: Osvaldo Castiglioli, Michele Di Perna, Giuseppe Melchionna, tutti iscritti o simpatizzanti del Partito Comunista Italiano.

In seguito, si seppe che furono arrestati anche: Giuseppe Cantarini, Carlo Vertelli e Francesco Avello; per quanto riguarda la donna tratta in arresto, il cui nome non è citato nelle cronache del tempo, era sicuramente la coniuge Cecoslovacca del Fiscarelli, l’avvenente Anna Nostovikova.

Queste spie raccoglievano informazioni sugli aeroporti, i centri radar, i depositi di munizioni e di approvvigionamento ubicati a Foggia e nella sua provincia e le indagini erano iniziate nel 1953 sospettando dei frequenti viaggi del Fiscarelli in Cecoslovacchia, ove era emigrato nel 1947, aveva sposato una cittadina Ceca, tale Anna Nostovikova, da cui aveva avuto due figli ed era ritornato a Foggia per vivere poi con un regime economico superiore alle sue possibilità di meccanico, cosa che aveva insospettito gli agenti del SIFAR.

Come si scoprì dopo, il Fiscarelli durante la sua permanenza in Cecoslovacchia era stato assoldato come spia dal colonnello Klota, agente di questo paese dell’Est e veniva regolarmente pagato per le informazioni strategico-militari che periodicamente forniva.

L’episodio all’epoca fece molto scalpore ed il Fiscarelli è anche citato come spia comunista nel capitolo dedicato alle operazioni di controspionaggio in un volume pubblicato negli U.S.A. nel 1979 dalla libreria del Congresso in Washington e curato da V. F. Pisano Contemporary Italian terrorism: analysis and countermeasures.

L’importanza strategica della Capitanata, soprattutto come grande base aeroportuale protesa verso l’Est è stata sempre tutelata dal controspionaggio militare anche se oggi, con l’avvento dei satelliti spia, il modo è , per così dire, più trasparente!

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