La musica come elemento catarchico di estraneazione dalla truce realtà quotidiana si diffonde nella martoriata Russia ottocentesca con musicisti quali: Michail Glinka, Aleksandr Borodin, Nikolai Rimski-Korsakov, Modest Mussorgski, per poi dare spazio ai Geni di Peter Ilic Ciaikovski, Aleksandr Scriabin e Sergeij Rachmaninoff.
Alessio Walter De Palma
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Musica
Gabriella Laura Del Vecchio racconta il suo “Caro Umberto”. «Giordano ha sempre amato la sua terra»
«Non solo operista. Giordano si è dedicato alla musica da camera, alla fonotipia per la quale brevetterà una nuova forma di sistema musicale con cui trascriverà le Sinfonie di Beethoven, alla musica per pubblicità e soprattutto alla musica per cinematografo».
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Musica
Musica e follia. Schumann, Fosca, Santuzza e tutte le eroine “pazze per amore o per sete di vendetta”
Sicuramente il compositore maggiormente studiato da un punto di vista clinico è il romantico Robert Schumann, colui che attraverso la sua musica mette in risalto tutte le caratteristiche romantiche: Sehnsucht, struggimento, nostalgia, senso di inadeguatezza, tormento, “notturno”.
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Musica
Non solo Farinelli. Senesino e gli altri evirati cantori: la voce angelicata dell’opera barocca ritorna con Raffaele Pe
Oltre che per i canti liturgici i “musici” – altro nome per definire i castrati – erano protagonisti dei primi melodrammi nei cosiddetti ruoli en travesti, ruoli femminili interpretati da uomini o anche ruoli maschili interpretati da donne o da castrati appunto.
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La musica è predominante nella sua produzione e anche nella ricezione della sua opera. Dante nella Vita Nova ma soprattutto nella Commedia si mostra esperto dell’arte musicale a lui contemporanea. La musica per eccellenza ai suoi tempi era quella liturgica, non è un caso che nel corso del suo viaggio catarchico dall’inferno al paradiso passando per il purgatorio incontra molte anime di musici, di cui Casella nel secondo canto del Purgatorio è il più famoso.
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Su Nannerl Mozart è presente una monografia in lingua tedesca a firma di Eva Rieger: Nannarel Mozart, Leben einer Kuenstlerin im 18. Jahrhundert, Frankfurt am Main, 1990, in tempi moderni la giovane, ma già affermata direttrice d’orchestra di fama internazionale, Beatrice Venezi nella sua ultima fatica editoriale: Le sorelle di Mozart, pubblicato da UTET nel 2020, racconta una storia della musica “in rosa”, di musiciste spesso cadute nell’oblio o ricordate come appannaggio dei mariti, dei fratelli, dei padri, degli amanti.
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Nel 2021 l’esordio discografico, con il cd “Restless”, pubblicato dall’etichetta GuitArt suonando una chitarra del 2008 di Stephan Connor.
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Al giorno d’oggi grazie al lavoro certosino e di anni e anni del pianista, compositore e direttore d’orchestra Francesco Lotoro, possiamo usufruire di circa 4000 spartiti di musica ebraica eseguita all’interno dei Lager, nell’opera monumentale “La Musica nell’Olocausto Musik” in 24 cd e l’Enciclopedia della musica concentrazionaria. Anche l’ascolto può aiutare a ricordare sempre e non solo il 27 gennaio…
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La morte a Venezia rappresenta un vero e proprio capolavoro sia letterario con Mann sia cinematografico con Visconti sia musicale con Britten, ciò ad indicare come le Arti siano strettamente connesse tra loro.
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Anche Beethoven dall’alto della sua austerità ha dedicato composizioni strumentali al Natale, da poco si è festeggiato il 250. Anniversario di nascita lo scorso 17 dicembre. Ma come ben sappiamo purtroppo il Natale 2020 sarà ricordato per altro