La voce e il respiro. Poi il silenzio, le pause e l’ascolto. Sono questi gli elementi centrali nei piccoli e preziosi appunti poetici sull’arte orale della poesia scritti da Mariangela Gualtieri, una delle voci più apprezzate della nostra scena poetica contemporanea.
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
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Libri
Le chiese chiuse di Tomaso Montanari: «Le chiese sono i luoghi dell’annuncio: del Vangelo e del primato dell’essere umano».
Tomaso Montanari nel suo “Chiese Chiuse” pone al centro la dimensione collettiva di questi luoghi sacri e pubblici, capaci di mettere in crisi il nostro egoismo e di farci riscoprire il nostro lato umano.
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Politica
«Ci sono poche passioni in giro. La politica ha perso il suo posto nella società». Luciana Castellina e l’incontro con Nichi Vendola ai Dialoghi di Trani
“Il mondo l’ha sempre cambiato una minoranza: le maggioranze sono conservatrici per natura. Le minoranze possono ancora attivare un cambiamento e provocare una scintilla”.
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Teatro
Il mondo raro e incantato del puparo Mimmo Cuticchio: «I pupi non invecchiano mai, racconteranno sempre una storia nuova»
«Sono la mia vita: io sono nato con i pupi. Ho vissuto la mia infanzia, dormito, mangiato e giocato con loro. La mia, una famiglia allargata dai tanti pupi, abitava nei locali dove si facevano gli spettacoli. La nostra era realmente una casa-teatro. Quando si partiva, invece, i pupi erano sistemati nel furgoncino e io dormivo con loro».
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Teatro
“Resurrexit Cassandra”. Sonia Bergamasco: «Cassandra è una donna ferita che chiede ascolto: la sua è una chiamata alla comunità»
Questo spettacolo, diviso in cinque stazioni, ha molta aderenza con quello che stiamo vivendo oggi: la guerra, la pandemia, lo spreco di vite, energie e bellezze. E lo spreco della natura, del circostante, del nostro pianeta.
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Libri
Il profilo dell’altra di Irene Graziosi: «Le cose che arrivano dai social non dovrebbero riguardarci»
Raccontando le vite di Maia e Gloria – una ventiseienne acida e smarrita la prima e un’influencer trasognata la seconda – Graziosi traccia una radiografia precisa e spietata di tutto quello che sono i social network e dei meccanismi trasformativi che producono nella realtà. Un romanzo raro, mai compiaciuto, che è una bussola per questi tempi incerti e uno specchio deformante per le nostre illusorie proiezioni.
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Libri
Le cinque domande sull’Italia di Paolo Pagliaro: «La nostra sorte è nelle mani dell’informazione: noi decidiamo in base a ciò che sappiamo»
«Quarant’anni fa in Italia vivevano quindici milioni di bambini e adolescenti. Adesso sono dieci milioni. I pensionati, che erano un quarto della popolazione, adesso sono un terzo. In questa forbice che tende ad allargarsi c’è l’emergenza demografica, minaccia più insidiosa di qualsiasi crisi economica perché ne promette una strumentale e irrimediabile, quando i pochi non basteranno più a garantire le pensioni e le cure dei molti. È una tendenza che si può invertire incentivando la natalità e governando l’immigrazione»
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Libri
Gli spatriati di Mario Desiati: «Spatriato è il giudizio degli altri quando non sanno dove metterti nel loro mondo»
Francesco e Claudia, i protagonisti, cercano un loro posto nel mondo allontanandosi e riavvicinandosi alla loro terra, la Puglia: fuggono e ritornano alla ricerca di se stessi, di una forma di libertà nuova, di sentimenti che possono permettersi il privilegio di non possedere nomi.
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Libri
Le streghe che comandano di Chiara Tagliaferri: «Sono diventata adulta quando sono riuscita a perdonarmi»
«Ogni scrittore quando consegna qualcosa alla pagina lo trasforma in finzione. I ricordi, poi, sono una distorsione e una manipolazione della realtà. Io volevo recuperare la mia memoria perché avevo dei buchi. Nella mia famiglia, come in tante altre, si racconta poco quello che ferisce o fa male. Il dolore viene nascosto, accantonato. Ci si illude in questo modo che deflagri in maniera più attutita, ma è nel non detto che si generano i mostri. Avevo un bisogno particolare di ricordare».
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Libri
Cent’anni dalla nascita di Cristanziano Serricchio, il poeta della luce. Andrea Pacilli: «La poesia lo metteva in connessione con il mondo»
A cent’anni dalla sua nascita, per rispondere a una domanda contenuta in un suo scritto – «Che resterà di te, di me, di quest’ora che non cede al tramonto?», Andrea Pacilli, editore e nipote di Serricchio, ricorda il lessico familiare, il privato e i tratti meno raccontati di questo poeta di slanci e contemplazioni esistenziali.