C’è la ricercatezza del lavoro artigianale e la magia di quell’incastro che si realizza fra il suono della voce – che è centrale, quasi un filo rosso che ritorna e congiunge tutto – e il dono della scoperta. Ascoltare Tosca è una scoperta continua
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano l’Attacco e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
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Per il festival di Cheap, rinunciando alle sfumature dei colori che rendono uniche le sue opere, l’artista di Cerignola ha tratteggiato in bianco e nero i contorni di tre protagonisti della nostra società, tre figure simboliche che incontrano la cronaca e la storia, la lotta quotidiana per i diritti e quella più difficile per la realizzazione del proprio sé.
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Esordio definito, sostenuto dal compianto Luigi Spagnol, e apprezzato da Teresa Ciabatti come un «romanzo sorprendente di uno scrittore giovanissimo, eppure già maturo». L’intervista
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Chi racconta storie, di solito, racconta la realtà: complessa, sfaccettata, sgradevole. Chi tenta di ricostruire fenomeni ampi come quelli criminali si augura di collegare, ricostruire una memoria storica – un precedente, unire e ricomporre un quadro interpretativo per illuminare e dare respiro ai fatti quotidiani che viviamo come semplice cronaca. In questo solco si è mossa la criticatissima prima serata di “Cose nostre”, il format di Rai1 condotto da Emilia Brandi che dal 2016 racconta le storie delle vittime innocenti di mafia.
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Libri
“Del dolore delle persone obese non si parla mai, se si parla di noi è solo per condannarci”: un dialogo con Costanza Rizzacasa d’Orsogna
Un percorso di dolore e sofferenza, che non viene mai negato in un tentativo di sottrazione, il romanzo accoglie e prepara a un passaggio mai scontato e naturale nella vita di ognuno di noi: l’accettazione del proprio Io, nella sua complessa imperfezione fallimentare. bonculture ha intervistato Costanza Rizzacasa d’Orsogna.
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Libri
Il colibrì, il libro definitivo, lieve e potente di Sandro Veronesi al suo doppio Strega. Il trionfo de La Nave di Teseo
Alla fine, dopo tante incertezze, Sandro Veronesi ha vinto l’edizione 2020 del Premio Strega: quella che tutti ricorderemo come eccezionale, in tempo di Covid, senza i tanti invitati chiassosi al Ninfeo di Villa Giulia, ieri sera spazio scenico silenzioso e spettrale nella diretta su Rai3 condotta con garbo dall’ottimo Giorgio Zanchini.
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PoliticaUrban Politics
La rinascita post covid per Bari di Ines Pierucci: nuovi spazi, teatro di narrazione, arene culturali e libri
Nelle ore in cui si perfeziona il bando “Arene Culturali”, approvato dalla Giunta Decaro e a sostegno del settore culturale con 200mila euro di risorse, l’assessora alle Culture e al Turismo del Comune di Bari risponde alle domande di bonculture.
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Libri
“Questa è una società che tollera sempre di più ma accetta sempre di meno”: Caccia all’Omo, il viaggio nel Paese omofobo di Simone Alliva
Perchè aumentano le aggressioni? Perchè un ragazzo gay viene picchiato con una vera e propria spedizione punitiva: «Sei gay, ti uccidiamo»? Perchè nel Paese queste pratiche violente e discriminatorie, oltre ad avere cittadinanza, sembrano godere di legittimità politica? L’intervista a Simone Alliva
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Teatro
“Senza relazioni reali il teatro perde la sua necessità”. Il sogno a Mezzanotte di Bottega degli Apocrifi
Cosa succederà a ottobre quando dovrebbero ricominciare le stagioni teatrali? Quante imprese e compagnie teatrali saranno rimaste in piedi dopo questa pandemia? Qualcuno si occuperò di contarle?
Ne abbiamo parlato con Stefania Marrone -
Libri
“Nella trascurabilità non c’è grande differenza fra felicità e infelicità”. Momenti (semplicemente) trascurabili: un dialogo con Francesco Piccolo
“La superficialità non è un valore se non sta accanto alla profondità, ma se l’affianca è legittimata a stare al mondo. Noi tendiamo a scacciarla, a darle un’accezione talmente negativa da provare vergogna nell’essere superficiali, ma io credo fortemente che anche attraverso la superficialità si viva il mondo, lo si comprenda”. L’intervista