Nel 1970, “Morte a Venezia” rende immortale il volto di Björn Andrésen. Da quel momento la vita del ragazzino definito dallo stesso Visconti “il ragazzo più bello del mondo” subisce una rivoluzione totale e totalizzante, spinge l’esordiente e giovanissimo attore svedese verso un viaggio senza ritorno, un passaggio verso l’età adulta forzato e forse prematuro per un quasi bambino che forse bambino non lo è mai stato.
Giuseppe Procino

Giuseppe Procino
Ha studiato cinema e comunicazione. Non vede film che abbiano fatto più di 12 spettatori. È coinvolto in 3000 progetti e rischia l’esaurimento nervoso.
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Cinema, Storie e Miti
I diabolici di Henri-Georges Clouzot, la dualità psicanalitica che ha contribuito alla ridefinizione del thriller
Il capolavoro di Clouzot vive di tante trame sovrapposte in cui le più importanti sono quelle che lo spettatore immagina ma di cui non ha nessuna conferma. Ci si perde continuamente in una torbida confusione e si resta sconvolti. Un must imprescindibile.
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Film
“Il condominio dei cuori infranti”, le cronache d’asfalto degli eroi disastrati e gentili della periferia parigina
C’è Sternkowtiz, costretto su una sedia a rotelle da un infarto dopo aver rinunciato all’ascensore condominiale, Charly, che condivide l’appartamento con il fantasma di sua madre e Hamida, originaria dell’Algeria che attende che suo figlio esca dal carcere. Eppure le vite di questi personaggi non sono risolute, sono destinate al cambiamento.
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Eventi
Cinzella Festival, l’associazione Afo6 accorcia le distanze saziando la fame per i live internazionali
Dal 10 al 15 agosto, nell’ormai consueta location delle Cave di Fantiano (Grottaglie – Taranto), torna il Cinzella Festival. Cinzella è il festival che da cinque edizioni unisce cinema e musica. La pandemia non è riuscita a fermare i ragazzi dell’associazione Afo6, che nonostante l’ennesimo cambiamento di line up sono riusciti a confezionare un interessante cartellone
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MusicaUrban Politics
L’Orchestra dei Braccianti e il sound delle campagne italiane. «Le grandi filiere alimentari restano poco trasparenti»
Tramite le sue performance, l’Orchestra vuole far conoscere una musica diversa, coinvolgente e piena di ritmo, sensibilizzando al contempo il pubblico sui temi del caporalato e dello sfruttamento lavorativo.
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La serie funziona anche perché non cerca il compromesso e racconta i tempi moderni evidenziandone le contraddizioni lampanti.
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Cinema, Storie e Miti
Old Boy, il primo tassello di un domino. Il manifesto della cinematografia coreana in grado di elevare il cinema di genere a prodotto d’autore
“Old Boy” per molti era un film ‘prodotto da Tarantino’ mentre in realtà il merito del regista americano era stato quello di premiare la pellicola di Park Chan-wook con il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2004. Accanto al pur importantissimo e meritato premio arrivava l’eco della critica che, all’unisono, urlava al capolavoro.
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TV
“Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” e l’estetica da serie senza empatia e senza la lucida discesa agli inferi di una generazione cult
La serie funziona bene solo nei momenti in cui abbandona le tentazioni di voler inseguire i codici della cinematografia e della serialità contemporanei e spinge l’acceleratore sino in fondo, ma sono solo attimi. Quello che manca è una vera empatia narrativa o in ogni caso la capacità di trasmettere delle vere emozioni, l’estetica vince sui contenuti ma soprattutto sulla storia stessa. Fico potremmo dire ma completamente piatto.
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Film
“Il testimone invisibile”, il remake di Stefano Mordini, che rende credibile e avvincente un racconto noir ambientato in Italia
Come nella pellicola originale, in “testimone invisibile” vive l’ombra della cinematografia classica del nero e la fatalità del normale di Alfred Hitchcock di cui entrambi prendono in prestito l’impianto narrativo e l’ambiguità dei rapporti umani esaltandola attraverso una sceneggiatura sorprendente. Il tutto si estende per 100 minuti densissimi e immersivi in grado di ricreare un’atmosfera che nulla ha da invidiare al cinema straniero.
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TV
Cinema, fotografia e musica nella serie Netflix Zero: i dubbi, le perplessità e le problematiche dei “nuovi italiani di seconda generazione”
Omar vive in periferia ma si trova in posizione centrale rispetto a importanti decisioni, tra dovere e volere, inseguendo il suo sogno. Omar è eroe ancor prima di scoprire il suo potere, ancor prima di compiere grandi azioni, perché lotta ogni giorno per cambiare la propria vita. La sua è l’esistenza normale di un ragazzo di origini senegalesi nella nostra penisola ma anche la vita di un rider, alle prese con uno dei lavori creati dalla contemporaneità.