Frequentemente, la violinista era richiesta dai comandanti del campo per assoli privati, al termine dei quali tutti erano estasiati dal suo talento.
Michela Conoscitore
Michela Conoscitore
Laureata in Lettere, da sempre appassionata di scrittura. Il giornalismo le offre la possibilità di coltivare le sue passioni più grandi: arte, cultura e libri, che accumula in gran quantità! Crede nel potere delle parole e del passaparola: diffondere il bello, in tutte le sue manifestazioni, dovrebbe essere un compito imprescindibile di tutti.
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TV
Emily in Paris, quella gioia di vivere, tra look e make up, che ci fa desiderare di essere sotto la Tour Eiffel
Emily, infallibile e piena di risorse, è la Terminator del marketing parigino. Non sbaglia un colpo sul lavoro, quindi il suo personaggio soffre della sindrome del primo della classe. Ciò gioca a suo sfavore perché la protagonista, dopo qualche puntata potrebbe annoiare ma, sa mettere in luce altri due personaggi femminili che colpiscono per la tenacia e il saper ricominciare da loro stesse.
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Storie
Enrica Calabresi, la grande scienziata che per colpa delle leggi razziali fasciste perse tutti gli incarichi pubblici
Costretta a dichiarare la sua razza e la sua fede, fu cacciata dagli ambienti universitari e scolastici fiorentini, nell’indifferenza generale dei colleghi. Per Enrica, però, lo studio e l’insegnamento rimasero sempre una cura ai dolori della vita, così si dedicò agli alunni ebrei, espulsi dalle scuole statali, che la comunità di Firenze accolse nella Scuola Ebraica di via Farini.
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La Scala sorge idealmente sulle ceneri del precedente teatro cittadino, il Regio Ducal Teatro, chiamato da tutti il Teatrino. Costruito nel 1717 dal parmense Giandomenico Barbieri, il vecchio teatro era sito vicino Palazzo Reale in via Rastelli. Tuttavia, le fondamenta de La Scala poggiano non solo sulle macerie del Teatrino, ma anche su una passione clandestina e rovente.
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ArteStorie
L’empatia e la sorellanza di Plautilla Nelli, l’artista priora che «in luogo di Cristi faceva Criste»
L’Ultima Cena di Plautilla è, a conoscenza storica, la tela più grande dipinta da una donna: lunga sette metri, popolata da tredici figure ritratte a grandezza naturale, il recente restauro ha messo in evidenza la straordinaria abilità della pittrice che, nella stesura, non si è servita di particolari disegni preparatori ma, con pennellate decise, ha proceduto alla creazione di una delle opere più belle del tardo Rinascimento fiorentino.
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Interessante il carteggio tra Benozzo e Piero de Medici, durante l’estate del 1459, quando il primo era impegnato nella calura fiorentina ad affrescare la cappella della residenza cittadina e il secondo, dalla sua villa di Careggi, supervisionava a distanza e gli richiedeva cambiamenti. Una straordinaria avventura artistica quella di Benozzo, tra i pittori meno raccontati del Rinascimento fiorentino, che vi aspetta a Palazzo Medici Riccardi per raccontarvi del suo estro e della sua epoca.
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Arte
“Dante, dall’Inferno all’Empireo” a Palazzo Pitti. La connessione tra spiritualità e materialità nel poema dantesco
“Dante oltre che portatore della cultura del suo tempo, ci guida anche in una geografia inedita” ha dichiarato il direttore Ferrari, che attende famiglie e giovani presso Palazzo Castellani, sede del Galileo, per due visite laboratoriali collegate al percorso espositivo su Dante di Palazzo Pitti
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La donna racconta la storia dietro quel carteggio, l’amore tra una giovane e un celebre poeta, uno dei maestri del Romanticismo inglese, John Keats. Tutto si svolse tra il 1818 e il 1821, i due erano segretamente fidanzati e nessuno aveva mai saputo della loro relazione. Quella ragazza, Fanny Brawne, era la signora Lindon.
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Storie
La storia di Erzsi d’Asburgo, l’arciduchessa rossa, venuta al mondo tra fasti e clamori, che volle dissolversi nell’oblio
L’arciduchessa rossa morì nel 1963, ad Huetteldorf. La sua eredità ammontava a più di un milione di euro e fu divisa tra gli eredi, mentre i beni materiali decise di lasciarli all’Austria e oggi sono custoditi al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
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Storie
Transfert e controtransfert. Storia della psicoanalista Sabina Spielrein e del triangolo con Jung e Freud. Quando la conoscenza del sesso non è più tabù
Estremamente affini, ormai sorprendentemente legati da un affetto potente, Jung e Sabina divennero amanti. Per i due fu un qualcosa di inevitabile.