Stakanova trasportava sulla schiena un enorme chicco di caffè. Stanca dal duro lavoro della giornata e non essendo più giovanissima, decise di fare una pausa sotto un pino.
Raffaella Passiatore
Raffaella Passiatore
Scrittrice, drammaturga e musicista. Nata in Lombardia, dopo lunghi soggiorni in America Latina, si trasferisce nel 1989 a Salisburgo. Docente di Pianoforte e Musiktheater presso il Musikum di Salisburgo e di Italiano presso la società Dante Alighieri, l’Istituto WIFI e l’Università per il Turismo della stessa città. Numerose le regie teatrali in Austria ed in Germania. Unica italiana ad aver conseguito il primo premio al concorso Schreiben zwischen den Kulturen di Vienna nel 2004, ha pubblicato per le Edizioni Florestano: Terre Straniere, Le storie sdrucciole, Tutto quello che avreste voluto sapere sul tango, Un amore in cerca d’autore, Alla ricerca di un tango perduto e V.I.R.U.S cinque personaggi ai tempi del Corona. Per Exil Verein di Vienna ha pubblicato Sprachsprünge, per Edition Tandem di Salisburgo: Il Tempo Leone/Die Zeit der Löwin. Il suo ultimo romanzo Il passaporto giallo è edito dalla casa editrice L’orto della cultura di Udine. Dal 2020 vive stabilmente a Padova.
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C’era una volta, e una volta non c’era, un vecchio tartarugone.
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Il signor Massa si mise la cartelletta sotto il braccio, si calcò il cappello sulla fronte, alzò il bavero dell’impermeabile ed uscì.
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Una volta, la donna ridicola sognò di morire. Per una verità ridicola, ad un risveglio ridicolo, nessuno credette che ella avesse sognato qualcosa di tanto ridicolo e fu ridicolmente accusata di aver immaginato tutto.
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Quel bambino non amava la scuola. Tutti nella sua famiglia erano analfabeti ma sua nonna conosceva a memoria delle storie bellissime che gli raccontava ogni sera prima di dormire.
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Che strane creature erano quelle lucertole! Non mostravano alcun segno di dolore. Appena la coda era recisa ed il ramo si sollevava dal loro corpo, sgambettavano via rapidissime ricamando filigrane nella terra secca.
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Noè senza dare troppa attenzione alla truppa, che diligentemente strofinava zampette e code sullo zerbino, si sedette alla scrivania ed aprì il grande libro dell’inventario animale.
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Non tanto tempo fa, viveva un uomo di nome Scemo.
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Un giorno Lux se ne andava a spasso alla sua proverbiale velocità quando, per scansare un pericoloso buco nero, prese un aquaplaning e, non riuscendo a frenare in tempo, oltrepassò i confini stabiliti
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A Havayàh piacque molto sentire l’universo fremere tutto e gli venne voglia di penetrarlo interamente con la sua potenza divina.
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