«M’he fatt ‘a piezz pe’ nun m’affruntà sana, da questa frase l’illuminazione, ovvero l’idea di associare una frase ad un dipinto. A Napoli sono tante le street artist che portano slogan femministi, però lo fanno in inglese, in italiano, insomma in un modo globalmente riconosciuto. Io ho scelto il napoletano».
Arte
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Arte
Ipotesi Astronomiche sulla Stella dei Magi, il Planetario di Firenze fa gli auguri con la cometa che segna il cammino
“Nel mondo dell’arte il primo pittore a dipingere una cometa sulla capanna della Sacra Famiglia è Giotto a Padova nella Cappella degli Scrovegni, ed è di aspetto naturalistico poiché Giotto ebbe modo nel 1301 di vedere la cometa di Halley, la quale compare nei nostri cieli ogni circa 76 anni”. Ecco come ancora una volta le opere d’arte rilevano la scienza oltre che usi e costumi, stili e mode del tempo.
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16 fotografie in grande formato prendono posto nella sale a piano terra del museo per mostre temporanee, per celebrare i 50 anni dalla scoperta delle statue bronzee. Sono scatti fotografici che con i loro 90 X 134 cm mostrano perché il ritrovamento dei guerrieri di Riace fu una scoperta importantissima nella storia dell’arte.
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Arte
La Sipontina, la statua lignea della Theotokos di Siponto, una interpretazione iconografica e un raffronto tra vecchio e nuovo
by redazioneby redazioneLa Madonna Sipontina fu detta anche la “Madonna del vomito” secondo cui la Vergine durante una delle traversate per mare, ebbe il mal di mare e vomito’ un liquido bianco che le macchiò la parte inferiore del mento
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Arte
Contro la violenza sulle donne, il diario visivo della nuova campagna di comunicazione del Filo di Arianna
by redazioneby redazioneLa campagna si compone di sei opere fotografiche realizzate da tre giovani artiste, laureate all’Accademia di Brera. Ginevra Peirano, Marta Brambilla e Lucia Mascheroni hanno interpretato, in un intenso diario visivo, l’intromissione, la sopraffazione, le lacrime e la ri-cognizione corporea delle donne vittime di violenza, scandagliando i sentimenti e le emozioni.
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ArteUrban Politics
Il “Difetto” come carattere inalienabile del mondo: “L’idea di te” è la mostra fotografica di Antonella Belviso sulla body positivity
“Ho fotografato acne, smagliature, obesità, perché all’inizio anche io ho avuto difficoltà ad accettare il mio corpo. Nella mia mostra, “L’Idea di te”, ho pensato prima di tutto all’idea che avevo di me stessa. Oggi, a lavoro finito, posso essere orgogliosa nel dire che anche io ci sono anonimamente in questi scatti, la mia è una schiena fotografata piena di lentiggini.”
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Arte
Verso Sud, parole e versi generano mondi. Claudia Fabris: «La poesia può curare lo spopolamento del Mezzogiorno»
«Nel passaggio da festival a ecosistema per Verso Sud la poesia dovrebbe entrare precisamente nella comprensione di cosa sia un ecosistema, quindi in maniera diffusa e strutturale, nello sguardo alla base, capiremo passo passo come farlo, per ora abbiamo distribuito le mie Parole Sotto Sale durante la transumanza da Ruvo a Corato come Nostra Signora dei Palloncini e ho messo in scena la Predica delle Galline, un nuovo testo».
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ArteStrettamente Personale
Alla Magna Capitana la mostra di Zip, il Banksy pugliese. Un felice paradosso a cura di Luciana Fredella
Zip è geloso custode del proprio anonimato; la sua personalità artistica tiene i rapporti con il mondo esclusivamente attraverso Instagram, e potrebbe trattarsi tranquillamente di un avatar, di un nome a cui non corrisponde una persona.
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Arte
L’alfabeto cromatico personale di Van Gogh in mostra a Roma con i Capolavori dal Kröller Müller Museum
La mostra, dislocata su due piani alterna sale in penombra per immergere lo spettatore in un viaggio esperienziale nel mondo di Van Gogh, angoli di scoperta pratica sulla colorimetria utilizzata dall’artista nel corso della sua carriera, e un suggestivo ambiente immersivo dove i visitatori si ritroveranno dentro uno dei quadri più celebri del pittore danese, Notte Stellata.
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Arte
Riapre al pubblico la Sala Bona di Palazzo Pitti con i suoi arazzi. La mecenate: «Senza l’arte saremmo dei selvaggi»
Il lungo e meticoloso restauro che ha interessato gli 8 arazzi di Valois di manifattura fiamminga ha interessato azioni di ricucitura, lavaggio, reintegrazioni, per portare alla luce scene i cui dettagli dei tessuti nelle scene resi a rilievo sono capaci di trasportare davvero il visitatore all’interno di feste, giochi ed eventi alla corte di Luigi IX e Enrico III di Francia. Questo ciclo di capolavori dalle raffigurazioni degne di più sofisticati quadri del ‘500 sono stati commissionati nel 1575 da Caterina de’ Medici quando fu regina di Francia, ormai vedova del re Enrico II.