Del personaggio nulla si sa e questo ha dato adito alle interpretazioni più disparate e spesso contrastanti. V’è, infatti, chi ha suggerito trattarsi d’un nome fittizio, dietro il quale si celerebbe una figura maschile. Altri hanno tentato d’identificarla con questa o quella badessa di grido. Non ne è convinta l’autrice, che con ottimi argomenti la identifica, invece, con Maria di Champagne (1145-1198), figlia di Luigi VII, re di Francia, e di Eleonora d’Aquitania, futura regina d’Inghilterra, e sposa di Enrico, conte di Champagne e di Troyes, sottolineando come tale posizione, di estremo privilegio, possa averle permesso di rivendicare, tramite i propri scritti, un ruolo diverso per la condizione femminile. Qualcosa di realmente impensabile per una donna di rango anche solo appena inferiore.
Culture
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Finiranno di studiarli a maggio storici dell’arte, restauratori e tecnici scientifici. Sono ancora le uova più enigmatiche della Pasqua 2024
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A Peschici sulle orme di Alfredo Bortoluzzi…
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Libri
Nascita e morte della democrazia in Parlamento 1920-1924. La forma di governo secondo Giacomo Matteotti
Il lavoro inquadra l’intera vicenda parlamentare di Matteotti e il suo tragico epilogo all’interno del processo di soppressione violenta delle istituzioni dello Stato liberale. La tesi centrale sostenuta dagli Autori è che il colpo di Stato sabaudo-fascista sia stato ideato per bloccare la democrazia parlamentare, la cui evoluzione in senso occidentale si stava giovando delle riforme regolamentari del 1920-22 sostenute dai socialisti riformisti.
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Libri
Io sono blu di Irene Guglielmi, la storia di un’ape molto speciale per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo
Io sono blu, con la sola forza delle illustrazioni, racconta come può essere intenso ma anche sconquassante, il sentimento di chi, pur stando bene nei propri panni, a un certo punto capisce di essere diverso dai propri simili.
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Teatro
Umberto Orsini e Franco Branciaroli «Ragazzi irresistibili» di nome e di fatto. Gli assenti al «Giordano» hanno perso davvero molto
La storia, scoppiettante, è di quelle antichissime: un duo comico (composto da Willy Clark e Al Lewis, e ispirato agli attori reali Joe Smith e Charles Dale) sopravvissuto al suo successo, con un’amicizia pluriennale trasformatasi in avversione, è da tempo sul viale del tramonto, con uno (Lewis) ormai pensionato e l’altro che cerca di restare sulla breccia con crescente insuccesso.
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Libri
Cuori in piena di Alessio Torino e il «tempo mitico» e dilatato dell’adolescenza e dell’amicizia
Con una scrittura intima, colta e coinvolgente l’autore spinge i lettori verso la carica selvaggia della memoria. Ma quello di Torino è più di un semplice romanzo di formazione
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Teatro
Tre cose rimarchevoli de «La Cattiveria» di Laetitia Amoreo, una produzione del Teatro dei Limoni di Foggia per la stagione «Giallo coraggioso»
Concepito nel dannato biennio della pandemia, aautentica peste bubbonica per ogni forma di spettacolo dal vivo, «La Cattiveria» era stato inizialmente pensato come forma di teatro domiciliare, rappresentazione pret-à-porter da trasferire di casa in casa, in mancanza di spazi pubblici agibili; il testo, però, si è rapidamente intriso delle emozioni, degli interessi e dei palpiti dell’irrequieta ricerca dell’autrice, di solida formazione teatrale e robusta cognizione nei campi della psicologia e della psicanalisi.
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Libri
L’amore necessario di Marcello Veneziani: un trattato su come amare l’Essere contro il prometeismo e il narcisismo dell’età moderna
Il saggio è un altissimo tentativo dell’intellettuale di destra nel collocare i grandi temi della modernità liberista occidentale e mondialista- diritti civili, fine vita, decostruzione dell’ordine patriarcale e del modello di famiglia per affermare la famiglia queer, migrazioni, rapporto con la scienza, Intelligenza Artificiale- nella parte sbagliata della Storia e dell’evoluzione del pensiero, in modo da ancorare l’esistenza, privata e pubblica, alla tradizione platonica, socratica e soprattutto cristiana.
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Da Ortona a Parigi. Andata e ritorno. La serie segue l’infanzia, la fanciullezza e il successo del pornodivo con la lente degli affetti e dell’assenza psicologica che ha riempito i codici profondi di Rocco Siffredi