I nuovi progetti, specie quelli che sostituiscono o stratificano l’esistente, sono tristemente codardi e casuali, miseramente privi di significato.
Urban Politics
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Dieci liste a sostegno della competente e preparata dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che sta inanellando una serie di imbarazzanti gaffe ma è molto meglio di come appare nelle interviste (che le suggeriamo di centellinare).
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EventiUrban Politics
I fiori blu, il premio letterario che cerca di cambiare la narrazione della Foggia brutta, sporca e cattiva
La quarta edizione ha riscosso un significativo successo e tracciato una direzione da seguire
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Politica
La terra desolata 2- Le elezioni comunali di Foggia e altri disastri. Maria Aida, i seicento di Balaklava e il «campo meschino»
Raffaele Piemontese, Lia azzarone e il resto della nomenklatura di via Taranto non sono stati capaci di opporre alla scorreria corsara pro-Episcopo una strategia degna di questo nome, forse (ma è un’illazione) anche per il timore che al vicepresidente della Regione fosse imposto di scendere in campo personalmente.
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Politica
La terra desolata. Elezioni comunali e altri disastri nella città che dorme il suo sonno pieno di incubo
Già nel 2014 la vociferazione sul buon risultato elettorale di Ilaria Mari, sua cognata, si rivelò infondata, avendo la giovane consigliera svolto il suo mandato in maniera esemplare e senza dare adito ad alcun sospetto.
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Strettamente Personale
Io accuso. Atto di indignazione civica contro una politica imbelle, codarda e dimentica di se stessa
Due anni di commissariamento non sono in alcun modo serviti a rigenerare una politica avvitata su se stessa, incapace sia di dire che di ascoltare, priva di idee e soprattutto intenta a impedire che ne avessero altri.
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Politica
Lo spariglio di Tito Salatto, che si candida a sindaco di Foggia e cerca di rompere le coalizioni in stallo. «Follia baloccarsi fra destra e sinistra mentre la città muore di mafia e rassegnazione»
«Un governo da Foggia, con Foggia e per Foggia, perché c’è un incendio da domare. Abbiamo un nemico comune, forte e terribile: che è la mafia, e più ancora della mafia il degrado sociale e culturale, e più ancora del degrado la rassegnazione»
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Dietro quel profilo rigoroso che sembrava di pietra batteva un cuore generoso, una pulizia d’animo votata sempre verso il prossimo, come il suo percorso di vita ha dimostrato
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MusicaUrban Politics
Il disastro Negramaro e gli altri: i concerti un business spinto sempre più all’estremo
Fatturati alle stelle e sold out multipli, ma disagi che crescono esponenzialmente e sicurezza diventata un optional
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Erano gli anni trenta quando Giuseppe Ungaretti giunse a Foggia, una tappa di quel suo infaticabile viaggiare.
È in questa piazza oggi rinata, che Ungaretti restò colpito dalla trinità sorgiva della pietra, dell’acqua e della luce.