Protagonisti della serata, testimonial di due parole importanti come «fantasia» e «Gazzetta» (le cui iniziali, annota Santigliano, formano la sigla della nostra provincia) sono stati il direttore del quotidiano, il giornalista e critico cinematografico di vaglia Oscar Iarussi, e la foggiana più celebre in assoluto (in ambito maschile avrebbe come rivale Renzo Arbore), Vladimir Luxuria.
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Al momento a danzare sarebbero almeno in quattro. Matteo Vocale, sindaco di Sannicandro Garganico e Francesco Bonito, sindaco di Cerignola, entrambi con i favori del Movimento 5 Stelle. Poi ci sono Pierpaolo D’Arienzo, che è il sindaco di Monte Sant’Angelo e Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste, sospinti dal partito democratico.
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Urban Politics
Le passeggiate del Natale Antiracket. Tano Grasso: «A Foggia serve un botto di denunce»
“Ciò che serve a Foggia è un botto e il botto lo avremo quando avremo decine di commercianti che rompono il rapporto di sottomissione con la criminalità organizzata”
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La separazione ci rende più cari coloro che abbiamo perduto. E importa poco se si tratti di perdite legate all’estrema sentenza o ai tumulti e alle beffe della vita
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Li canta già Simonide, lirico greco attivo nella seconda metà del VI secolo avanti Cristo e nella prima metà del V.
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Urban Politics
Colletta alimentare e microcredito: solidarietà e politiche di welfare contro le nuove povertà
Tra le note positive l’entusiasmo dei volontari. «Tutti desiderano tornare ad una vita normale dopo lo stop per causa Covid, anche l’attivismo del volontariato cresce. Eravamo poco più di 600, ora siamo già sulle 1000 persone».
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Strettamente Personale
Se ne va Salvatore De Pellegrino, il mito del Bar Sottozero. Un ricordo imperfetto sul filo della nostalgia
Salvatore era un barista che non era di queste parti. Per carità, era foggiano fino al midollo, ma faceva il suo mestiere all’americana, come i baristi dei film a cui il protagonista si confessa fra un bourbon e l’altro, come il barista di un celeberrimo quadro di Hopper, sola compagnia nella desolata solitudine urbana Salvatore parlava con tutti e di tutto, a cominciare dal Foggia di Fesce e Maestrelli per finire alla politica.
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Furono assai più discrete, per quanto ne sappiamo, due grandissime voci della poesia americana del Ventesimo Secolo, la fragorosa Anne Sexton e la fragile e incantevole Sylva Plath. Bella, spregiudicata, coerentemente femminista, versificatrice di cristallina sapienza, Sexton ebbe per tutta la vita, dopo un’infanzia di contraddizioni e probabili abusi, la compagnia inseparabile di un disturbo bipolare che infine, dopo un vano tentativo di conforto religioso e numerosi episodi di autolesionismo, la portò a darsi la morte inalando il monossido di carbonio della sua auto, il 4 ottobre del 1974, a poco meno di 46 anni.
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ArteUrban Politics
Il “Difetto” come carattere inalienabile del mondo: “L’idea di te” è la mostra fotografica di Antonella Belviso sulla body positivity
“Ho fotografato acne, smagliature, obesità, perché all’inizio anche io ho avuto difficoltà ad accettare il mio corpo. Nella mia mostra, “L’Idea di te”, ho pensato prima di tutto all’idea che avevo di me stessa. Oggi, a lavoro finito, posso essere orgogliosa nel dire che anche io ci sono anonimamente in questi scatti, la mia è una schiena fotografata piena di lentiggini.”
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Il perdono è per sua natura smisurato: le evangeliche «settanta volte sette» sono una metafora dell’infinito, ed è un atto di radicale cesura: non può essere ritirato, e sotto certi aspetti nemmeno rammemorato, proprio perché è destinato a chiudere in perpetuo un torto o una controversia.