“Sing 2”, il magico viaggio visivo che fa cantare ed emozionare

by Paola Manno

Sequel dell’omonimo film uscito nel 2016, prodotto da llumination Entertainment e diretto da Garth Jennings, “Sing 2” è certamente uno dei film più riusciti di questa stagione cinematografica. Andate a vederlo senza esitazione, vi regalerà momenti di intenso piacere.

Vi farà divertire, grazie a una storia ben scritta, ricchissima di gag e di situazioni esilaranti, ma soprattutto a personaggi indimenticabili come Buster il koala, che sogna di portare il suo musical sui palchi di Redshore City, la capitale dello spettacolo e del divertimento, o l’irresistibile Miss Crawly, segretaria camaleonte tuttofare. Un gruppetto di artisti si ritrova a fare un provino di fronte al più famoso impresario della città, Jimmy Crystal. La band è composta da Rosita, una simpatica maialina e super mamma dalla voce mozzafiato, Johnny, un gorilla che imparerà a danzare da una gatta ballerina di break dance, l’elefantessa Meena, il porcospino rocker Ash e il porcellino Gunter. Grazie a una serie di equivoci Buster riesce ad ottenere i mezzi per allestire lo spettacolo, ancora non scritto, dal titolo “Fuori dal mondo”, in cui assicura la presenza della grande rockstar Clay Calloway che non si esibisce sui palchi da oltre un decennio e il cui nome attirerebbe migliaia di spettatori. Il notissimo artista, naturalmente, vive in isolamento in un posto sconosciuto. Trovarlo e convincerlo a partecipare allo spettacolo sarà un’impresa, come pure affrontare le altre difficoltà e imprevisti che nel frattempo si presenteranno.

É un film che vi farà cantare, perché sì, la musica è la grande protagonista. Ci sono i classici, da Elton John a Prince, passando per Aretha Franklin, brani di fronte ai quali è impossibile restare indifferenti. C’è l’intramontabile “I still haven’t found what I’m looking for” degli U2 attorno alla quale è costruita la scena più emozionante del film e che da sola vale il prezzo del biglietto.
“Sing 2” vi regalerà un viaggio visivo strepitoso grazie a immagini superlative. La città di Redshore City vi farà sognare come gli interni del favoloso hotel in cui i protagonisti soggiornano, luoghi pieni di meraviglie in cui nessun dettaglio è lasciato al caso. Per non parlare dei palchi, della scenografia dello spettacolo dei nostri eroi messo in valore da movimenti di camera audaci. È il grande cinema che ruota attorno a tutto ciò che magico, il cinema che vuole essere show e proprio in questo è grande, immenso. Vedere “Sing 2” su grande schermo è un’esperienza totalizzante che riempie gli occhi di potenti, straordinarie immagini.
Infine, questo brillante lavoro vi emozionerà. Il conflitto di ogni personaggio troverà una soluzione nel finale ma è soprattutto l’ “in fieri” che scalda il cuore dello spettatore. Ogni microstoria è legata all’altra ed ognuno dei protagonisti fa un percorso a sé. Nonostante le caratterizzazioni forti, ognuno di essi è ricco di sfumature. Interessantissima è la figura di Rosita, la maialina che ha decine di figli che lascia a casa con il marito per inseguire il suo sogno di cantare, come pure quella di Porscha, la figlia viziata di Crystal che sotto sotto, nonostante le spinte del padre, un vero talento lo possiede per davvero.
Un film imperdibile che vi farà cantare ed emozionare, un sequel che vince la difficile sfida di superare il primo episodio e che vi farà dire “questo sì che è fare cinema, ragazzi”.

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