Con DIVITAS, punto di snodo per gli artisti contemporanei, la Puglia dell’arte è in rete con il Friuli Venezia Giulia e Campania

by Fabrizio Stagnani

Ben oltre la maggiore età ormai l’Associazione culturale cenacolo artistico della Puglia DIVITAS, fondata nel 2000, il prossimo gennaio saranno ventuno gli anni di attività. Da sempre nel quartier Picone di Bari la sua sede, per un frangente intermedio in Stradella Calvani, dai primi di ottobre è tornata a riaccasarsi dove già aveva vissuto i primi sei anni di vita, in Via Orazio Flacco 13. 

Non una galleria, un punto di snodo per l’arte contemporanea. Da sempre le redini dell’Associazione sono state nelle mani del Presidente Andrea Lanzolla. Cultore, stimatore, collezionista e talent scout, principalmente di opere pittoriche. Da sei lustri, fra passione personale e mestiere, promuove gli artisti pugliesi attivando circuiti a livello nazionale ed internazionale. 

La Puglia va abbastanza bene per quanto riguarda l’arte. – come produzione o mercato? Più la produzione di opere, ma il mercato non è alla stessa portata. Al nord si vende molto.

DIVITAS, esporta, porta a far conoscere, autori italiani, con particolare attenzione ai pugliesi, anche all’estero, nei Consolati come negli istituti di cultura italiana. Turchia, Germania, Francia, Finlandia, Australia queste solo alcune delle mete. Sodalizio conclamato di Lanzolla, quello con l’artista e fomentatore della scena Giancarlo Caneva e la sua ARTE STRUTTURA, sita in quel di Cividale del Friuli. Poche le esposizioni da loro organizzate che non hanno visto la pubblicazione del catalogo per la Giorgio Mondadori.

In geometria si dice che per avere un piano servono tre punti non allineati. A fare da sponda a Bari, nella rete di scambio interculturale curata dal Presidente Lanzolla, sempre nel nord est d’Italia, AURA, l’Associazione artistico culturale del Friuli Venezia Giulia, ed in Campania, condotta dal pittore Enzo Angiuoni, L’Art Europa, Associazione culturale arte contemporanea Avellino. Questo il triangolo, a sua volta punta di altre forme, all’interno del quale DIVITAS lavora. Canali di conoscenze consolidate, attraverso i quali far circuitare arte, in continuo scambio e confronto sullo stile e sulle piazze.  

In merito alle preferenze odierne dei collezionisti Lanzolla evidenzia: “L’astratto! Più l’astratto. Chissà perché. Abbiamo anche degli splendidi esempi di figurativo contemporaneo, ma l’astratto attira sempre più l’occhio della clientela. Funziona molto più sul mercato!” 

Come sentito prima dalla sua stessa voce, è chiaro che al nord Italia oggi ci sia un giro di affari più fervente. Ritornando però agli anni ottanta, sino alla prima metà dei novanta, rievocando quello che era una delle prime fiere di settore in Italia, l’Expo Arte di Bari, dice: “Bisogna sempre ricordarli questi aspetti. A livello nazionale, conosco galleristi che ancora adesso sarebbero disposti a partecipare ad una fiera dell’arte a Bari. Purtroppo però, l’Expo Arte non si riesce più ad organizzare. E’ un grande peccato, soprattutto per noi. Manca!”   

In attesa che un giorno possa ritornare in Puglia una realtà come quella che ricorda in Fiera del Levante decadi fa, non dispera, anzi. Da DIVITAS, sino al 5 novembre prossimo, per la collettiva COLORIAMOCI, saranno in esposizione opere di Michele Agostinelli, che risulta anche Art Director, Luca Alinari, Donatella Bartoli, Francesco Borzani, Carmela Candido, Giancarlo Caneva, Daniela Ciriello, Maria De Pasquale, Vittorio Maria Di Carlo, Piero Fabris, Athos Faccincani, Nick Giù, Grazia Iacobbe, Marco Lodola, Tonia Longo, Francesca Marziani, Anna Mazza, Claudia Raza, Enea Romanelli, Mirella Scotton, Isa Tavarilli e Antonio Zucchiatti.   

E Lanzolla non dispera neanche per i proventi degli artisti. Un punto di vista particolare la sua lettura del periodo storico, affettato dal covid-19, in relazione alla voglia e capacità di spendere in arte: “Forse, con il fatto che non si può uscire, non si può viaggiare, persone, le cui economie non sono state intaccate dalla crisi, tornano a concedersi acquisti di pezzi d’arte.” 

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