Eike Schmidt saluta le Gallerie degli Uffizi, che con lui sono diventate un super brand internazionale. Al suo posto Simone Verde

by Valeria Nanni

Finiscono gli 8 anni di gestione del primo direttore straniero alle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, il quale ha poi ricevuto la cittadinanza italiana il 28 novembre del 2023. Giudicato tra i 10 direttori migliori al mondo, ha portato gli Uffizi ad essere brand, ad essere considerati il miglior museo al mondo dal magazine culturale TimeOut e miglior museo italiano secondo gli American Art Awards. Oggi è passato a dirigere il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, e Simone Verde ha preso il suo posto a Firenze, il quale lavorerà al “Consolidamento dei risultati di Schmidt e investimento nella qualità museologica e nella ricerca scientifica”, dice.

Facciamo un bilancio di fine mandato. Quattro sono stati gli obiettivi principali raggiunti: allestimento delle nuove sale, realizzazione del progetto Uffizi Diffusi, migliorare l’organizzazione e istituire un dipartimento dedicato all’Accessibilità. Restano da completare i lavori al Corridoio Vasariano e ai Giardini di Boboli.
Il direttore ha dichiarato che il “Museo è centro di ricerca come mai prima”. Diamo perciò uno sguardo ai numeri.
Solo nel 2023 ci sono stati più di 5.150.000 di presenze, e oltre 60 milioni di introiti. “Non siamo secondi a nessuno nel campo digitale e sui social media – specifica Schmidt – con circa 1,2 milioni followers su quattro piattaforme, 42 mostre virtuali e oltre 600 mila fotografie gratuitamente fruibili sul nostro sito web, fino agli oltre 400 video che includono spiegazioni delle nostre opere anche in latino, uzbeko, e nella Lingua dei Segni Italiana”.
Il progetto dei Nuovi Uffizi ha riguardato il ripensamento degli spazi espositivi e dell’accoglienza che sono stati notevolmente ingranditi con oltre 80 sale riaperte, o rinnovate secondo moderni criteri museologici. Centinaia di opere che prima stavano nei depositi sono state restaurate e ora sono regolarmente esposte. Nelle nuove sale oggi c’è illuminazione moderna a led, per una narrazione unitaria gestita in 5 sezioni cronologiche e topografiche, il colore di fondo è pensato per sezioni, in modo da mettere in risalto le opere, scelto da una tonalità prevalente comune nelle opere. Tra il 2016 e il 2023, sono state rinnovate al secondo piano degli Uffizi le sale di Botticelli, Michelangelo e Raffaello, la sala di Leonardo, il Terrazzo delle Carte Geografiche. Al primo piano degli Uffizi sono stati ripensati gli allestimenti delle sale di Caravaggio e i Caravaggeschi, creato lo spazio del Cinquecento Fiorentino e Veneziano e del Cinquecento Fiorentino e Romano, e nel 2023 l’apertura delle Nuove Sale degli Autoritratti.
Il rinnovamento a Palazzo Pitti ha creato il Museo delle Icone Russe e riaperto la Cappella Palatina, ambienti raggiungibili dal cortile interno del palazzo, a piano terra. Mentre al secondo piano a fine anno 2023 è stato inaugurato il nuovo Museo della Moda e del Costume. Tra i restauri architettonici abbiamo la Biblioteca degli Uffizi, visitabile in fasce orarie limitate, e poi la Kaffeehaus nel Giardino di Boboli e le Reali Poste, ambienti che seppur restaurati aspettano ancora di essere fruibili.
Grazie all’iniziativa Uffizi Diffusi, sono uscite dai depositi museali opere importanti territorialmente, messe in viaggio per raggiungere i contesti che le produssero. In 3 anni sono stati attivati 45 progetti tra Toscana, Umbria, Marche e Romagna. “Abbiamo allestito 159 mostre temporanee agli Uffizi e altrove, in particolar modo in tutto il territorio toscano e quello limitrofo” dice l’ex direttore.
I miglioramenti all’accessibilità riguardano anche progetti per i non vedenti, per i quali sono stati editi due libri tattili, sul dipinto della Primavera di Botticelli e su quello della Velata di Raffaello. Per i laboratori con bambini autistici sono presenti aule didattiche insonorizzate e pensate con un allestimento minimale e rilassante. Per i non udenti, grazie a 60 operatori formati in Lis, sono stati fatti progetti a loro dedicati come una serie di video fruibili gratuitamente on line. Per i piccoli visitatori infine pochi sanno che è possibile prenotare per il giorno della visita la valigetta bambini, dotata di materiali didattici divertenti in supporto mentre sono insieme con i genitori nelle sale del museo.

Il nuovo direttore Simone Verde

Eike Schmidt è pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti in 8 anni di mandato alla guida delle Gallerie degli Uffizi, per affermare che “Con un accrescimento di oltre 1.800 opere negli ultimi otto anni – tra donazioni e acquisti – abbiamo vissuto la stagione di maggiore espansione delle nostre collezioni dal periodo del Granduca Pietro Leopoldo, che nel 1766 aprì al pubblico il Giardino di Boboli e nel 1769 anche gli Uffizi”. Non senza contare i progetti scientifici tra 238 conferenze e 145 pubblicazioni, e 25 spettacoli e grandi eventi.
Adesso resta al nuovo direttore Simone Verde di completare progetti complessi, come la riapertura del Corridoio Vasariano chiuso dal 2015, ritardata dal Covid-19. Durante i lavori di restauro e messa in sicurezza sono emersi punti deboli della galleria soprelevata, creata da Giorgio Vasari nel 1565 per mettere in comunicazione diretta Palazzo Vecchio e Uffizi con Palazzo Pitti in Oltrarno. Il Corridoio fu danneggiato dal Secondo Conflitto Mondiale e negli anni ’90 all’attentato mafioso di via dei Georgofili. All’interno nei lavori di messa a norma sono state abolite le barriere architettoniche. Restano da collocare le epigrafi di età classica, che si è deciso di movimentare in questo spazio espositivo.
Infine Boboli, con i suoi 45.000 m², risulta un museo giardino immenso, la cui tutela costante è sempre troppo onerosa. Restaurato e riaperto il Giardino delle Rose, restaurata la palazzina ottocentesca della Kaffeehaus resta in attesa di essere fruibile al pubblico, usata al tempo dai regnanti come luogo di pausa caffè e cioccolata, granite alla frutta e gelati. Già in programma sono i lavori di rifunzionalizzazione dell’Anfiteatro, creato “di verzura” nel ‘500 sull’asse principale del giardino all’italiana, successivamente trasformato in muratura. Terminati infine i restauri della caffetteria ludoteca al panoramico Prato dei Castagni.
Così Schmidt, riconosciuto come uno dei massimi esperti e conoscitori di scultura europea del Rinascimento e Barocco, consegna nelle mani di Verde, museologo e storico dell’arte, la direzione del complesso sistema delle Gallerie degli Uffizi, dichiarando che restano da gestire in accordo col Comune di Firenze il fenomeno dell’Overtourism, e con lo Stato occorre ripensare al numero del personale di lavoro nei musei, ad oggi insufficiente.
Schmidt è nato in Germania nel 1968 a Friburgo. Precedentemente è stato curatore della National Gallery of Art di Washington, poi del J. Paul Getty Museum di Los Angeles e del Minneapolis Institute of Art. Ha al suo attivo 200 pubblicazioni scientifiche.

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