Firenze animata dal Festival delle Associazioni Culturali. «La cultura è un lusso indispensabile che rende i cittadini consapevoli»

by Valeria Nanni

Luoghi famosissimi e segreti diventano location eccezionalmente accessibili. Succede con la seconda edizione del Festival delle Associazioni Culturali che animerà Firenze dall’8 al 30 settembre e poi dal 1 al 18 ottobre con un Post Festival di tutto rispetto. E lo saranno gratuitamente, calcando lo spirito associazionistico che anima una moltitudine di volontari per il settore culturale della città gigliata.

Così introduce il Festival alla stampa Antonia Ida Fontana, presidente del Centro Associazioni Culturali Fiorentine: “la cultura è un lusso indispensabile che rende cittadini consapevoli. E per dirla col Salvemini, l’umanità è frutto della cultura”. Sarà questo che anima lo spirito del volontario per la cultura oggi. E riguardo al Festival la presidente specifica come “Ogni evento organizzato non fa a meno di un momento musicale. Perché le armonie eseguite in musica hanno sempre accompagnato la vita culturale di tutti i tempi”.

Se la Firenze turistica tradizionale continua ad essere fotografata da tutti i punti di vista, oltre Palazzo Vecchio, il complesso del Duomo, gli Uffizi e il David, oltre le chiese più gettonate come Santa Maria Novella e Santa Croce, il pubblico fiorentino esigente si diverte con teatro, musica, arte e letteratura in luoghi storici esclusivi. Vediamo nel dettaglio cosa 40 realtà culturali hanno preparato per il pubblico più variegato in 34 luoghi fiorentini che farebbero gola al turista dall’appetito più raffinato.

Si parte con un concentro inaugurale l’8 settembre alle 16.15 al Teatro della Pergola. Il luogo ha compiuto più di 350 anni e perciò intrecciato con la storia di Firenze, ha persino dato i natali alla tipologia dei palchi per i teatri italiani. L’evento chiama in causa la Fondazione Teatro della Toscana e l’Accademia Fiorentina Pro Arte per l’esecuzione di brani di Brahms e Beethoven ad opera del violino di Mirian Sadun e del pianoforte di Ginette Ubaldi. Segue l’esecuzione di “Amori Maledetti” per Amici della Musica di Firenze e uno spettacolo teatrale “Cosa nostra spiegata ai bambini” ad opera dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.

Segue la programmazione con la letteratura il 9 settembre alle 16.00. È coinvolto dell’Istituto francese Firenze per il primo centenario della morte di Marcel Proust. Quali furono i suoi primi lettori lo sanno i libri francesi del Gabinetto Vieusseux. La nuova dimensione del tempo ritrovato è nella sia vita e scrittura.

E poi due giorni d’arte. Il 10 settembre alle ore 11 in un particolare museo, Casa Schlatter, dove era l’atelier l’omonimo artista tedesco di fino Ottocento e dove oggi è anche sorto un b&b, chi guiderà alla scoperta di questa casa museo è Alessandra Schlatter. L’11 settembre alle 10.00 saranno invece gli Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini che ci porteranno in visita a caccia di Tabernacoli per le vie della città di Firenze.

Il festival procede per tutto il mese di Settembre e per più della metà del mese di Ottobre con un ricco calendario di eventi da seguire gratuitamente.

Punta di diamante saranno le aperture straordinarie di luoghi storici come gli antichi oratori, ricchi di opere d’arte del passato, la visita alla Cappella di San Luca da poco restaurata nella Chiesa della SS. Annunziata di Firenze, e la Villa Tornabuoni Lemmi dove si ragionerà sull’antica sede dell’Accademia neoplatonica fiorentina, ambiente da tutelare e recuperare, motore dell’ideologia rinascimentale e animatrice di quelle serate culturali tra nobili ed intellettuali del passato mitico fiorentino.

Non mancheranno occasioni per vistare i giardini e parchi storici di Firenze, come la collina verde di San Miniato alla scoperta del Giardino delle Rose e le sculture di Folon, al Parco della Rimembranza e al Garden with a view, giardino contemporaneo creativo e sensoriale a cura del Garden club di Firenze e gli Amici dei Musei Fiorentini Didattica. Tra architettura, fasti e verde pubblico sono in programma visite guidate alla villa Medicea La Petraia e Villa Bardini.

Per poi conoscere l’animo più civico di Firenze vi sono eventi alla riscoperta delle vie storiche come via Panicale nel quartiere mediceo di San Lorenzo, e di quel che ha rappresentato nei secoli ‘800 e ‘900. Una storia che ha a che fare con grandi ideali politici e sociali, e con temi letterali. Protagonisti gli Amici dei musei di palazzo Davanzati e casa Martelli, e Fondazione Angeli del Bello. Altra via pregna di storia civica è sicuramente Borgo Pinti, un chilometro di palazzi, giardini e conventi, dove sarà protagonista l’Associazione Culturale Akropolis.

Tra arte e fede poi aprono le loro porte la Certosa di Firenze, la chiesa dei Santi Apostoli e la chiesa di San Pietro a Varlungo.

Dopo il centenario di Proust il tema letterario è raccontato, sfogliato, ragionato, alla Biblioteca delle Oblate, dove Firenze sorge al centro della narrativa del Novecento e di oggi.

Non mancheranno appuntamenti con le architetture fortificate al Forte Belvedere e Porta San Giorgio, come luoghi che non respingono più e meritano di essere capiti.

Come un capitolo a parte, storico e gustoso, si pone l’evento del 24 settembre a Villa Bardini dal titolo “Semplicemente Ugo, Firenze, la cucina, i film, le zingarate, da Casa Artusi a casa Tognazzi”. Sono previste dimostrazioni di pasta fresca fatta a mano e degustazioni.

Insomma un ricco calendario scaricabile direttamente sul sito dell’evento https://www.associazioniculturalifirenze.org/festival-delle-associazioni-culturali-fiorentine-2022.htm

che non si esaurisce con settembre. “Ci siamo voluti permettere anche un Post Festival dal 1 al 19 ottobre – sottolinea Francesca Fiorelli Malesci, coordinatrice dell’evento – per un periodo ricco di appuntamenti dai più vari ambiti culturali tra cui quello che vende protagonista la Misericordia di Firenze che ci guiderà fin negli archivi cittadini che possono ricostruire un passato glorioso fiorentino come la Battaglia di Campaldino del 1289”.

Il festival è di gradimento e orgoglio anche per il Comune di Firenze. “Si tratta di un ricchissimo programma, completo interdisciplinare – commenta Alessia Bettini, Assessore alla Cultura – dove si evince un grande spirito di collaborazione tra i volontari per la cultura, sintomo di cittadinanza attiva fiorentina. Sono riuniti nel programma 6 secoli di storia, espresse da discipline come la letteratura, il teatro, il cinema, la musica, l’arte. E soprattutto riguarda tutti i quartieri di Firenze, a testimonianza dell’efficacia della cultura diffusa. Perché la partecipazione ad uno spettacolo culturale ingentilisce, contribuendo al benessere del corpo e dell’anima delle persone, attraverso l’integrazione di culture diverse, presenti storicamente in città”.

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