“Fotografe!”, le donne di talento in mostra al Forte Belvedere di Firenze

by Valeria Nanni

Riapre con “Fotografe!” lo spazio espositivo al Forte Belvedere di Firenze con una mostra tra antico e contemporaneo a confronto, che prosegue anche negli spazi di Villa Bardini. Si tratta di una mostra di fotografia, la cui originalità sta nell’aver portato nelle teche alcune originali riproduzioni fotografiche degli anni 40 dell’800 realizzate da donne, scelte dall’Archivio Alinari e messe a confronto con scatti artistici di dieci fotografe contemporanee. La mostra, presentata e promossa dalla Fondazione Alinariper la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze, proseguirà sino al 2 ottobre, proponendo visite, laboratori ed incontri.

Intraprendenza e difficoltà sono da riconoscere nell’opera della pioniere fotografe dell’800 nascoste a volte dietro i nomi dei mariti, pur di dedicarsi all’arte dello scatto come documento, denuncia sociale, sperimento artistico. Era infatti anche la fotografia un “cosa” da uomini e le donne che la praticavano si esponevano a pesanti critiche e pregiudizi.

Visitando la mostra ci si imbatte dunque in “originali procurati dalle collezioni Alinari per la prima volta – come dice la curatrice Emanuela Sesti – oggetti d’epoca come i dagherrotipi e stampe moderne ricavate da negativi originali. È intervenuto pertanto l’Opificio delle Pietre a supervisionare lo stato conservativo delle opere esposte provvedendo a restauro e monitoraggio”.

La strada scelta nell’esposizione non è quella cronologica ma proprio quella del confronto tra opere antiche e moderne. “Abbiamo voluto mescolare le carte tra antico e contemporaneo – dice metaforicamente il curatore Walter Guadagnini – perché abbiamo pensato di offrire una doppia chiave di lettura, non solo per trucco di allestimento. Si è dato continuità ad una certa idea di fotografie, come la documentazione, ma si è voluto anche mostrare discontinuità rispetto a 150 anni fa. Il punto esclamativo scelto per il titolo della mostra vuole omaggiare le prime fotografe, ringraziarle, perché la loro presenza era un’eccezione nella fotografia contro il dilagante anonimato o assenza. Il punto esclamativo è infine anche per le giovani fotografe dove sta per rivendicazione dell’essere fotografe ancora oggi. La fotografia è un linguaggio, non solo abilità tecnica”.

La mostra Fotografe! Ha visto protagoniste la Fondazione CR Firenze e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. “Questa mostra dedicata alle donne di talento – dichiara il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini – segna il felice ritorno della fotografia a Villa Bardini ed anche una novità di collaborazione col Comune di Firenze per l’utilizzo del Forte di Belvedere che ci auguriamo diventi permanente. La fotografia è un documento, una denuncia, e più in generale ferma la transitorietà degli attimi, è un sismografo sensibile che aiuta a capire il tempo che viviamo. Attraverso le attività organizzate la mostra vuole essere anche un’occasione di arricchimento per le famiglie che vorranno venire in visita’’.

Sono infatti previste visita guidate e attività gratuite per bambini in due tipologie di laboratori per bambini dai 7 ai 12 anni e delle durata di due ore. Il laboratorio del titolo, l’Arte del vedere. Atelier per giovani fotografi, è a cura di Mus.e. Dove i ragazzi saranno invitati a realizzare una foto nel meraviglioso giardino di Villa Bardini. L’altro laboratorio si chiama Erbario in cianotipia, a cura di Fotonomia, dove i bambini saranno guidati nella realizzazione di stampe fotografiche con la tecnica della cianotipia, antica stampa caratterizzata dal blu. (Per prenotarsi scrivere a info@musefirenze.it o telefonare al numero 0552768224).

Completa la presentazione della mostra Jacopo Speranza presidente della fondazione Parchi monumentali Bardini e Peyron dicendo che “in questo momento a Firenze c’è un gradissimo flusso turistico e ci auguriamo di decentrarlo rispetto al solito quadrilatero romano, verso il punto verde e storico di Firenze” ovvero Villa Bardini e Forte Belvedere le quali offrono terrazze panoramiche di sicuro godimento estetico verso punti di vista privilegiati sulla città di Firenze.

Interviene alla presentazione della mostra il sindaco di Firenze Dario Nardella “La mostra rientra in un progetto di rivalutazione in atti negli ultimi anni del valore artistico della fotografia, un linguaggio che non è mai morto. Così questi bei luoghi, forte e Villa Bardini si completano con bei contenuti. Non è solo questa una mostra di fotografia ma un tassello della politica culturale della nostra città”.

Centrale il ruolo svolto dall’Archivio Alinari. “Siamo l’archivio storico più antico al mondo – dice Giorgio van Straten, presidente della Fondazione Alinari per la fotografia – che però deve dialogare con il presente. Ecco il significato dell’accostamento in esposizione delle fotografie antiche con quelle contemporanee. È questa una mostra importante per la storia della nostra istituzione perché in parte riguarda i nostri archivi e in parte chiama in causa dieci fotografe italiane in carriera, perché il nostro patrimonio del passato sia capace di stimolare il futuro”.  

Sostiene la mostra Calliope Arts, organizzazione londinese fondata nel 2021 da Margie MacKinnon e Wayne McArdle per promuovere la conoscenza verso l’arte letteratura e storia dal punto di vista femminile. Calliope Arts porta avanti molti dei suoi progetti anche a Firenze. Afferma Margie MacKinnon “l’avvento della fotografia a metà ‘800 giunse in un momento di graduale crescita delle possibilità femminili di diventare più attive nella vita pubblica. Questa mostra celebra il modo in cui le donne del passato e quelle contemporanee hanno guardato il mondo attraverso l’obiettivo della macchina fotografica cosa hanno scelto di vedere e come hanno scelto di vedere se stesse”.

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