Il “Difetto” come carattere inalienabile del mondo: “L’idea di te” è la mostra fotografica di Antonella Belviso sulla body positivity

by Giammarco Di Biase

E’ da tempo che “Libertà Civile” e “Roba da Genitori”, due delle associazioni più attive e presenti su territorio foggiano, aspiravano a concretizzare in un progetto di inclusione le loro sinergie.

La prima, Libertà Civile con la presidenza di Alessio Lusuriello, ad un anno dalla sua nascita già pronta a fronteggiare progetti più vasti grazie ai notevoli e veloci consensi ricevuti, la seconda Roba da Genitori, all’attivo su questioni pedagogiche ed educative, sul rapporto trasversale (oggi più che mai) genitori-figli e sull’interdisciplinarità degli affetti che sempre poco vengono “sentiti”, “ascoltati” e “ristabiliti”.

Oggi questo è stato possibile grazie ad uno scenario artistico che ha potuto congiungere entrambe le verità foggiane: E’ la fotografia di Antonella Belviso, nel “percepire comune” delle due associazioni coraggiose e competenti, a richiamare alla sensibilità dei corpi e ad una cittadinanza mondiale più attenta. E’ uno dei tanti primi step per rintracciare i diversi linguaggi possibili e soprattutto tracciare una nuova linea per Foggia, la sua rieducazione che, anche se per il momento ancora poco tratteggiata e quindi discontinua, serba speranza in questo clima eternamente provvisorio.

Abbiamo intervistato la protagonista della mostra “L’idea di te”, la fotografa Antonella Belviso e il presidente di “Libertà Civile” Alessio Lusuriello.

La mia famiglia lavora da più di tre generazioni nel mondo della fotografia, ho sentito il bisogno ad un certo punto di slegarmi dagli shooting di moda e dalla fotografia commerciale. Volevo realizzare un particolare book fotografico che non richiamasse alle passerelle della “perfezione”, che non fosse relegato alla moda ma che si inserisse in un altro clima, sulla scia di molte associazioni che hanno trattato il tema della body positivity . Volevo che i miei scatti diventassero arte.”

“Ho creato un post su Facebook per far aderire, in seguito, anonimamente, le ragazze che avessero tra le caratteristiche più disparate e “speciali”, da loro sentite nell’anima come “una disgrazia della pelle”. Oggi la diversità viene fin troppo demonizzata! Con alcune di loro mi sono incontrata ed è stato un sì fulmineo, erano entusiaste! Altre alla fine si sono tirate indietro, il mio obiettivo fotografico è far sì che si possano accettare senza reticenze, ma ovviamente il mio scopo non è riuscito con tutte.”

“Non volevo semplicemente condividere sui social il progetto nella sua completezza arrivati alla conclusione, una volta sviluppate le foto. Avevo pensato fin da subito ad un luogo che potesse ospitare tanta gente diversa, e con visioni diverse. Carlito’s Bistroo ex Singer di Vincenzo Acquaviva e di Maria Pezzano fin da subito mi è sembrato perfetto: non è soltanto un luogo culturale di aggregazione dove già “Libertà Civile” ha operato con le sue rassegne letterarie, ma è un luogo d’incontro culinario, i clienti lì dentro mangiano e mi è fin da subito piaciuta l’idea di fotografarli durante la cena mentre osservano per la prima volta le mie foto. E’ scioccante, perché le mie opere non sono facilmente assibilabili, e trovo assurdo che possano essere visionate nella calma e nela stanchezza riposante di un pasto. Proprio per questo, ho accettato la sfida!”

“Ho fotografato acne, smagliature, obesità, perché all’inizio anche io ho avuto difficoltà ad accettare il mio corpo. Nella mia mostra, “L’Idea di te”, ho pensato prima di tutto all’idea che avevo di me stessa. Oggi, a lavoro finito, posso essere orgogliosa nel dire che anche io ci sono anonimamente in questi scatti, la mia è una schiena fotografata piena di lentiggini.”

“La body positivity, però, non deve essere interpretata da uomini e donne come “scusa” per reinserirsi nel mondo della bellezza e del successo, avere un corpo diverso non significa avere un corpo effettivamente sano. Molti vedono nella body positivity una via d’uscita per non affrontare la gravità di alcuni problemi di salute, non voglio assolutamente che la mia mostra passi per questo! La particolarità, la specificità di un corpo, la sua specialità, devono passare sempre prima per una accertata salute. Essere obese quando si ha a che fare con la precarietà e la poca attenzione, e quindi il cattivo rispetto per il nostro corpo, è proprio il messaggio di cui non si vuol fare portavoce la body positivity

Antonella Belviso è felice che Alessio Lusuriello el’associazione Roba da Genitori le abbiano dato questa grande occasione di visibilità.

“Prima di essere presidente di Libertà civiledice Alessio Lusuriello– sono un commerciante professionista. Conosco tessuti e vestiti come fossero la mia seconda pelle. Fin da adolescente, proprio come Antonella Belviso che continua a scattare foto nella sua famiglia dopo più di tre generazioni, ho analizzato con sensibilità i corpi degli altri. Tutta la mia famiglia è stata competente nel  riconoscere i vestiti giusti per un corpo adatto ad indossarli, abbiamo fatto la storia nel settore commerciale degli abiti: trovare alta sartoria e qualità di materiali che permettesse lustro ai cittadini di Foggia e provincia, e perché no, anche di tutta Italia.”

“Oggi, come presidente di Libertà Civile, grazie anche alla competenza di un’associazione emergente come Roba da Genitori, mi sono sentito ascoltato, ricambiato, nel restituire un messaggio di accettazione dei proprio corpi. Ho sempre lavorato con taglie diverse, con tagli e concept di brand fantasiosi che riflettevano l’estrema attenzione per narrare la storia e la specificità di ogni cliente. Il continuo riflettere per le strade il suo patrimonio sanguigno di eredità fisiche, l’istinto di particolarità tutto naturale della sua famiglia che si tramanda sul viso e i lineamenti. Dobbiamo essere grati di indossare il nostro corpo, senza nessuna eccezione”.

“”Libertà Civile ad un anno può sentirsi contesa da tante proposte a cui è difficile rifiutare. Molto di quello che l’Associazione oggi è lo deve prima di tutto ad una città che non finisce mai di stupire anche in momenti di estrema bassezza. Ma Foggia ha bisogno di una positiva catarsi e noi continueremo a crescere come associazione e progettare il meglio. Proprio come il corpo e i nostri vestiti, vogliamo indossare con dignità in tutta la Nazione e in tutto il mondo la nostra città, Foggia!”

La body positivity è un tema molto sensibile, e per questo da sensibilizzare con posizioni giuste, precise, senza scadere nella brutalità della deresponsabilizzazione, dobbiamo avere il corpo il più possibile conforme alla bellezza della salute. Dobbiamo mantenere la nostra armatura il più possibile in vita, per difenderci dai pericoli del nostro tempo. Elias Canetti ne “La provincia dell’uomo” scrive: “Come fanno, quelli che non sono incrinati? Gli imperturbabili, di cosa sono fatti?” Ecco questo concetto aderisce molto bene al significato di corpo. Dobbiamo creare anticorpi con i nostri difetti per apparire ma soprattutto essere per sempre unici”.

La mostra sarà disponibile da venerdì 25 novembre per una settimana da Carlito’s Bistrò ex Singer,  Foggia Piazza Federico ||, Via Arpi, 17a, 71121 Foggia FG

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